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Tokyo, Mirko Zanni risolleva l'Italia: bronzo e record azzurro

L'atleta di Pordenone, 23 anni, ha alzato complessivamente 322 kg (nuovo record italiano), piazzandosi alle spalle del cinese Chen e del colombiano Mosquera Lozano.

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E’ una giornata riccha di delusioni ma anche di soddisfazioni per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Inaspettata la prestazione negativa di Benedetta Pilato, la 16enne primatista mondiale dei 50 rana. La tarantina è stata squalificata nei 100 rana ed è apparsa molto dispiaciuta della sua prestazione al termine della gara.

Grande delusione anche per il fioretto femminile. Alice Volpi, nonostante una bella rimonta, non è riuscita a vincere la medaglia di bronzo, perdendo contro la Korobeynikova per 15-14. Fioretto femminile individuale senza medaglia dopo 29 anni: dopo Barcellona ’92 (oro Giovanna Trillini), Atlanta ’96 (argento Vezzali, bronzo Trillini), Sydney 2000 (oro Vezzali, bronzo Trillini), Atene 2004 (oro Vezzali, argento Trillini), Pechino 2008 (oro Vezzali, bronzo Granbassi), Londra 2012 (oro Di Francisca, argento Errigo, bronzo Vezzali) e Rio 2016 (argento Di Francisca).

Fortunatamente sono arrivate anche delle gioie per l’Italia: il bronzo nel ciclismo per Elisa Longo Borghini e il terzo posto nel judo per Odette Giuffrida. A sorpresa però, un altro atleta italiano è riuscito a salire sul podio in questa domenica di Tokyo.

Si tratta di Mirko Zanni, che ha vinto la medaglia di bronzo nel sollevamento pesi, categoria 67 kg. L’atleta di Pordenone, 23 anni, già argento europeo ad aprile a Mosca, ha alzato complessivamente 322 kg, nuovo record italiano, piazzandosi alle spalle del cinese Chen (332 kg) e del colombiano Mosquera Lozano (331 kg). Una medaglia che in questa disciplina mancava all’Italia da Los Angeles 1984.

Al termine della gara, Zanni è intervenuto ai microfoni di Rai Sport: “Non so ancora in che pianeta sono, come accadde 5 anni fa alle Olimpiadi giovanili. Sono felice ed emozionato. Non sapevo di aver sbagliato i 72, gareggio senza occhiali e non ci vedo(ride). Non ho voluto mollare, so che a casa c’è chi mi sta guardando e sono contento di averli resi orgogliosi. La medaglia pesa troppo, circa 10 anni di allenamento con delusioni e tante altre cose. Ora ha senso quello che ho fatto. Una dedica? Ai miei genitori e a mio nonno che mi guarda dall’alto”.

Quinta medagli alle Olimpiadi per l’Italia, considerando anche l’oro di Dell’Aquila nel taekwondo e l’argento di Samele nella scherma.

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