Paola Egonu chiama, Melissa Vargas risponde. Ribadendo al mondo intero che la leadership nel girone che vede coinvolte Italia e Turchia è affare loro: ai 25 punti di Paola nel successo per 3-1 sulla Dominicana ha risposto la cubana naturalizzata turca mettendone a segno 30 nella soffertissima vittoria in rimonta sull’Olanda. Che per due set ha letteralmente dominato, salvo poi doversi piegare al maggiore pragmatismo delle campionesse d’Europa in carica. Che una volta di più hanno dimostrato al mondo intero che senza la loro stella più luminoso (appunto Vargas) difficilmente riuscirebbero a stare al passo col gotha del volley mondiale.
- Vargas, una forza della natura: Santarelli ringrazia
- L'Olanda si morde i gomiti: ora sfiderà l'Italia
- Velasco e le "difficoltà benedette (e benvenute)"
Vargas, una forza della natura: Santarelli ringrazia
L’Olanda ha sognato a occhi aperti, ma s’è buttata via sul più bello. Eppure un favore alle azzurre lo ha fatto: vincendo due set hanno consegnato a capitan Danesi e compagne il primato parziale dopo la prima giornata di gare. Certo il rimpianto delle arancioni è piuttosto grande: avanti 2-0 e 15-12 nel terzo set, non sono riuscire a concretizzare l’ottima mole di gioco prodotta, finendo per consegnare alle turche l’opportunità di ribaltare l’inerzia di un match che pareva ormai segnato.
A voler essere pignoli, però, i veri rimpianti le olandesi li hanno accumulati nel quarto e nel quinto set, quando si sono ritrovate avanti rispettivamente per 16-11 e 6-2, in entrambi i casi però riacciuffate da quella forza della natura chiamata Melissa Vargas.
L’Olanda si morde i gomiti: ora sfiderà l’Italia
La cubana naturalizzata turca è stata sublime, ma nei momenti chiave ha trovato comunque un appoggio da Baladin (12 punti), Erdem (12) e Karakurt (10). La Turchia però è sembrata discontinua e nervosa: Santarelli ha dovuto faticare e non poco per trovare le giuste coordinate e consentire alla ragazze di ritrovare il bandolo della matassa. L’Olanda dal canto suo ha viaggiato per lunghi tratti sulle spalle del tandem Daalderop-Knollema, che in due però hanno raccolto lo stesso numero di punti (30, 15 a testa) mandati a referto da Vargas.
Il messaggio arrivato dalla mattinata parigina è però piuttosto chiaro: la Turchia rimane l’antagonista principale dell’Italia nella corsa al primato del girone, ma guai a considerare l’Olanda una squadra di valore inferiore, e dunque già tagliata fuori da qualsiasi discorso. Olanda che peraltro sarà la prossima avversaria delle azzurre nel match in programma giovedì 1° agosto alle 17, ovvero 8 ore più tardi rispetto alla sfida tra Dominicana e Turchia che aprirà il programma di giornata alle 9.
Velasco e le “difficoltà benedette (e benvenute)”
Intanto in casa Italia, dopo il debutto vincente con le caraibiche (3-1 il finale, col solo rimpianto di aver ceduto un po’ inopinatamente il secondo set ai vantaggi), la fiducia sembra regnare sovrana. Con Velasco che s’è detto contento di aver avuto modo anche di faticare, “perché in VNL abbiamo attraversato pochi momenti difficili, ma sono questi quelli che fanno crescere un gruppo e allora ben vengano le difficoltà”. Con l’Olanda però l’asticella è destinata ulteriormente ad alzarsi: il precedente della finale per il bronzo europeo dell’anno scorso è ancora fresco.