Melissa Vargas, una cubana che – anche al termine degli Europei di Volley femminili appena mandati in archivio – ha fatto felice un’intera nazione. Ma quella nazione non s’affaccia sui Caraibi, piuttosto sul Bosforo, dove da qualche ora sventolano bandiere rosse con la mezzaluna in segno di giubilo per il trionfo della nazionale turca a Eurovolley.
Vargas è la pepita d’oro che ha spinto la Turchia a scalare la vetta continentale, la giocatrice che più di ogni altra ha saputo spostare gli equilibri nel corso di una rassegna tirata e incerta fino alla fine, con le turche brave a volgere a loro favore i momenti clou delle sfide decisive (quindi semifinale con l’Italia e finalissima con la Serbia), vinte entrambi al tie break dopo autentiche battaglie sportive.
- Le due settimane di gloria di Melissa
- La biografia di Melissa Vargas
- La frattura insanabile con Cuba
- L'esordio: arrivo e vinco
- MVP dell'Eurovolley
- La passione per i tatuaggi
Le due settimane di gloria di Melissa
E la Vargas, agonista nata, quando c’è da alzare l’asticella non è il tipo da farsi troppi scrupoli: ha trascinato le compagne sia quando c’è stato da rimontare, sia quando c’è stato da mettere giù palloni e scappare, sempre servita dalle palleggiatrici e di fatto ritenuta (a ragione, risultati alla mano) la freccia più potente per scardinare le difese avversarie.
Un dominio lampante che ha permesso alla cubana di vivere le sue settimane di gloria, con l’Olimpiade di Parigi 2024 già bella delineata sullo sfondo.
La biografia di Melissa Vargas
La storia di Melissa è quella di tanti atleti cubani che per vedere riconosciuto il proprio status di fuoriclasse sono costretti a fare le valigie e accasarsi in qualche altra parte del mondo. Nel suo caso però a perderci è stata soprattutto la federazione cubana, considerando che il suo esordio in nazionale è avvenuto nel 2013 a soli 14 anni.
Che ci fosse del talento nelle mani di Vargas era chiaro a tutti sin dalla più tenera età, al punto che nel 2015 il ministero dello sport locale le ha dato il permesso di sottoscrivere il primo contratto da professionista nella Repubblica Ceca. Ma un infortunio alla spalla ha fatto precipitare le cose verso la fine del 2016: Melissa è tornata a Cuba, aggregata all’Accademia della Scuola dello Sport.
La frattura insanabile con Cuba
Qui però i metodi rudi d’insegnamento hanno provocato una frattura insanabile: la famiglia della Vargas è andata allo scontro con la federazione locale, che per punto preso ha squalificato la giocatrice per 4 anni (dal 2018 al 2022) da tutte le competizioni cubane e anche dalla nazionale.
A quel punto Melissa decide di non indugiare oltre: torna in Europa, stavolta firmando per il Fenerbahce, in Turchia, e la scelta si rivelerà determinante nell’iter burocratico con il quale richiede il passaporto turco (lo riceverà nel 2021 dalle mani di Erdogan, da sempre attento alle questioni legate allo sport e alle ricadute sul movimento nazionale).
L’esordio: arrivo e vinco
Tutt’ora la giocatrice nata a Cienfuegos è sotto contratto con il club del Bosforo, anche se nelle ultime due annate ha ricevuto il permesso per disputare la prima parte della stagione in Cina, così come previsto dal regolamento internazionale (non è il primo caso di atleta che va a monetizzare in Asia per poi tornare in Europa a fine inverno, cioè quando i campionati entrano le vivo).
L’esordio di Vargas con la nazionale turca, sulla cui panchina dallo scorso gennaio siede il folignate Daniele Santarelli, è avvenuto nel corso degli appuntamenti estivi 2023. E le prime due competizioni alle quali partecipa si trasformano in un autentico tripudio per la nazionale turca, che conquista la Volley Nations League a luglio e soprattutto l’Europeo itinerante al termine dell’entusiasmante final four di Bruxelles.
MVP dell’Eurovolley
Melissa in entrambe le occasioni fa la parte della leonessa: tutti i punti più importanti passano per le sue mani, con l’altra icona della pallavolo turca Karakurt “costretta” a cederle lo scettro di giocatrice simbolo della spedizione.
L’investitura a MVP del torneo continentale suggella un atterraggio sul pianeta volley europeo a dir poco irripetibile: con 201 punti messi a segno in 31 set giocati, 176 attacchi vincenti e 19 ace, la nativa cubana ha letteralmente sparigliato le carte, trascinando le compagne verso il primo trionfo nella rassegna.
Eccentrica, sopra le righe, spesso anche un po’ strafottente (non è passata inosservata qualche “linguaccia” rivolta sotto rete alle azzurre nelle fasi più calde della semifinale), Vargas è una di quelle giocatrici in grado di spostare equilibri, complice anche un fisico scolpito da ore e ore di sala pesi in palestra, accompagnata spesso dai suoi due cagnolini.
La passione per i tatuaggi
Ha una passione per i tatuaggi e le piace stupire il pubblico cambiando di frequente colore ai capelli, talvolta mostrando anche emoticon. Una ragazza alla quale piace prendersi un po’ gioco della vita, ma che sul campo mostra di avere una fame fuori dal comune.
Dopotutto, sebbene abbia appena 24 anni, è già quasi un decennio che il mondo della pallavolo sente parlare di lei: a Cuba hanno dilapidato l’ennesima dote, ma in Turchia sanno di aver trovato l’oro. Anzi, qualcosa di platino, il colore dei capelli scelto da Melissa durante Eurovolley. Felice premonizione.