Il mercato non è ancora entrato nel vivo, le panchine delle big ancora devono essere definite, siamo ancora a maggio e il campionato è finito solo da pochi giorni eppure ci sarebbe già una favorita per il prossimo torneo. L’Inter sembra essere partita già a razzo, almeno secondo Giancarlo Padovan. La storica firma del Corriere della Sera si sbilancia – come spesso gli accade – nello stilare quella celebre griglia estiva che pure tante volte viene stravolta dai fatti. L’arrivo di Conte per Padovan è il mattone decisivo per la nascita di un’Inter da scudetto ma non è la sola ragione che vede i nerazzurri in pole come scrive su calciomercato.com.
I MOTIVI – Nel ricordare che la Juve è ancora senza allenatore, il Napoli non ha pianificato la campagna-acquisti, Milan e Roma aspettano risposte dai direttori sportivi che a loro volta dovrebbero scegliere la guida tecnica, Padovan spiega perchè i nerazzurri hanno almeno una pista di vantaggio sui diretti concorrenti. Si parte dall’aspetto tecnico. A giorni presenteranno Conte e il suo staff, Marotta è al lavoro da cinque mesi, sta per tornare Oriali, Godin è preso, Lukaku è già stato a Milano e Barella spinge il Cagliari per venirci. Conte darà soprattutto una nuova mentalità ma l’aspetto principale è anche un altro. Padovan scrive: “Se Conte è Conte, Marotta è il Conte dei dirigenti. In più, come l’allenatore salentino, vuole dimostrare a tutti che molte delle vittorie della Juventus erano ascrivibili anche a lui, non solo ad Allegri o ad Agnelli. E’ vero che trapiantare uno juventino ortodosso come il tecnico leccese sulla panchina dell’Inter non è un’impresa facile per ragioni ambientali, né favorevole per i precedenti (fallì anche uno come Lippi), tuttavia Conte oggi rappresenta il meglio del made in Italy.
LO SCUDETTO – Anche senza Icardi, che dovrebbe essere rimpiazzato da Lukaku, e anche con un fatturato inferiore alla Juve per il giornalista “adesso Zhang può certamente competere con il club bianconero. Il resto lo dovrà fare la dirigenza e lo stesso Conte. Importante arrivare primi sugli obiettivi di mercato (Chiesa lo è e la Juve, per ora, è stata battuta) e poi integrarli in un progetto tecnico compatibile con le aspirazioni. È prestissimo per fare previsioni, ma non si prende Conte per arrivare secondi o terzi. L’obiettivo è lo scudetto e farlo capire subito a tutti è il primo compito della dirigenza”.