I suoi commenti spesso hanno fatto discutere, anche perché sovente espressi di getto, senza starci troppo a pensar su. E anche l’ultimo non ha fatto eccezione. Un giudizio tranchant su Belen Rodriguez, condiviso su Instagram, che ha diviso i followers e “fatto rumore”. Paola Ferrari si è raccontata in un’intervista concessa a Giulia Cazzaniga per La Verità. La conduttrice di 90° Minuto, volto noto di Rai Sport, non ha usato mezzi termini nel corso di una discussione in cui ha parlato praticamente di tutto.
- Paola Ferrari, il post su Belen Rodriguez
- Paola Ferrari, la confessione: "Offesa dopo gli Europei"
- Belen, Totti e Ilary: le verità di Paola Ferrari
- Le donne che raccontano il calcio e la bordata a Elodie
- La lite a distanza con Melissa Satta? Solo un equivoco
Paola Ferrari, il post su Belen Rodriguez
Ma che aveva scritto la giornalista a proposito di Belen? Un commento pepato sul suo profilo social, diffuso dopo l’ospitata della showgirl argentina da Mara Venier a Domenica In, che ha spaccato in due i suoi seguaci: da una parte mille e più like, dall’altra 700 e passa commenti più o meno indignati.
Ormai basta una camicia bianca (ben portata) per sembrare una Santa
Inevitabile il codazzo di polemiche, quasi la Ferrari c’abbia preso gusto a “far arrabbiare” le donne della tv: “Sono forse un po’ impulsiva, spontanea, ecco. Ma le assicuro che molte colleghe quando faccio certe esternazioni poco politically correct poi mi scrivono in privato che la pensano uguale ma temono a dirlo in pubblico”.
Paola Ferrari, la confessione: “Offesa dopo gli Europei”
La giornalista, del resto, spesso è passata dal ruolo di “carnefice” a quello di “vittima”. Dopo gli ultimi Europei, quando era stata di fatto estromessa dagli schermi, ha vissuto un momento terribile: “Negli anni sono stata ‘bullizzata’, e le virgolette ce le metta. Soprattutto dopo gli Europei me ne dissero di tutti colori. ‘Vecchia’ e ‘brutta’ compresi. È stato pesante, soprattutto perché gli attacchi venivano portati avanti da una certa satira politica di sinistra, che ha ampio spazio sia in televisione che sui giornali e che pare intoccabile. La satira mi piace, però non quando viene usata come libertà di insulto”.
E ancora: “Devo confessarle che non sono stata inizialmente benissimo – ma mai vorrei passare per vittima, perché resto grata di quello che ho – finché non ho imparato a lasciare andare e a fregarmene. Sono stata messa alla berlina in modo importante su una sfera personale. E devo anche dirle che mai nessuna voce si è alzata in mia difesa”.
Belen, Totti e Ilary: le verità di Paola Ferrari
Tornando al recente post su Belen, ecco cos’ha infastidito la Ferrari: “C’è gran differenza tra essere buoni ed essere buonisti, e questa è la premessa che faccio perché troppo spesso vedo persone che giustificano situazioni in modo facile, scontato, quasi per lavarsene le mani. Detto questo, i personaggi televisivi hanno fatto un certo tipo di percorso nella vita, e qualunque esso sia – per carità – è sempre legittimo”.
“Ma se metti da sempre in piazza la tua vita privata – ha aggiunto la giornalista e conduttrice – tra fidanzati, amanti e mariti di ogni genere, e pure giustamente vivi di immagine e facendoti scattare certe foto, non mi sembra il caso di indossare una camicia bianca e parlare di anoressia e di temi seri e importanti come questo, con le tante ragazze che ci lasciano purtroppo la vita”.
Ce n’è anche per Ilary Blasi, che pure ha indossato una camicia bianca nel documentario ‘Unica’, e per Francesco Totti: “So come funziona, per esperienza: soprattutto per questo tipo di documentari l’importante è la commercializzazione dell’evento. Lo si fa, se si ha qualcosa da dire. Se ci si è sposati in diretta Sky, non ci si può poi lamentare di avere addosso gli occhi dei media. Però, sarà che sono all’antica, io preferisco che certe cose restino sempre nel privato. Anche perché ci sono i figli, che guardano”.
Quanto alle voci su Totti e Blasi: “Se ne sentono di tutti i colori su tutti, da sempre. Ai pettegolezzi però io credo sempre poco. Adoro Francesco Totti anche se sono milanista. Erano una bella coppia, e mi dispiace. Un po’ come mi sono dispiaciuta per la fine tra Al Bano e Romina. Ma quello era un altro tipo di dolore. Quella sofferenza che va vissuta in silenzio”.
Le donne che raccontano il calcio e la bordata a Elodie
Spazio poi a una riflessione sul ruolo della donna nel racconto del calcio: “Io ho lottato molto per fare in modo che nell’ultimo mondo restato baluardo dei maschi – quello del calcio – una donna si potesse imporre per la sua bravura, pur essendo bella. Ma cambiarlo è impossibile, resta prepotentemente maschilista. Usa il corpo delle donne, è rimasto così sebbene su tanti altri fronti si sia molto evoluto. Integrazione è la parola d’ordine su tutto. E però poi apri i siti dei quotidiani sportivi e ci trovi sempre la moglie del calciatore ‘che fa impazzire il web’ in costume da bagno, e via dicendo”.
Una soluzione ci sarebbe: “Bisognerebbe che noi donne – come me, nel mio campo, anche Simona Rolandi, Anna Billò che ha appena lasciato Sky, Monica Vanali e altre bravissime colleghe – imparassimo a farci strada senza scorciatoie. Perché gli uomini non aspettano altro”. Con una bordata a Elodie: “Prenda Elodie: la trovo meravigliosa, ma non mi può venire a dire che mostrare il suo corpo sia una lotta per l’emancipazione”.
La lite a distanza con Melissa Satta? Solo un equivoco
Dulcis in fundo, la lite a distanza con Melissa Satta, pure nata da una riflessione caustica di Paola Ferrari.
Non capì che la stavo difendendo.
Solo un equivoco, dunque: “Detestavo i risolini degli uomini nello studio televisivo ogni volta che lei si toglieva la giacca. Non bisogna prestarsi all’ironia di bassa levatura sul corpo delle donne“.