Il mondiale in Qatar doveva essere la sua ultima vetrina prima della pensione ma con un colpo di mano l’ex direttore di Raisport, Alessandra De Stefano, la fece fuori per 8 lunghi mesi. Paola Ferrari, volto storico della Rai, si è ritrovata fuori dal video da un giorno all’altro senza sapere neanche il perché. Sembrava il capolinea della sua carriera. Poi le è stata data la domenica pomeriggio, non certo la stessa cosa rispetto alla nuova edizione di ’90esimo minuto’, che invece ripartirà domenica 17 settembre 2023 con lei di nuovo al timone dalle 18:15 alle 19:45 su Rai 2.
- Paola Ferrari racconta il suo ritorno a '9oesimo minuto'
- Cosa accadde a Paola Ferrari nella precedente gestione RaiSport
- Paola Ferrari racconta i cambiamenti apportati da Jacopo Volpi
Paola Ferrari racconta il suo ritorno a ‘9oesimo minuto’
Si tratta di un ritorno storico per la conduttrice sportiva che per anni, oltre alla Domenica Sportiva e ai programmi sulla Nazionale, ha condotto il noto format domenicale in preserale su Rai 2 portando a casa bottino pieno tra ascolti e share. In esclusiva per Virgilio Sport tutte le novità del format tra curiosità, cast e un tuffo sull’ultimo tormentato anno in Rai.
Paola Ferrari, condurre 90esimo è un po’ un ritorno a casa? Quali saranno le novità di questa edizione?
” ’90esimo minuto’ resta una delle trasmissioni storiche dell’azienda. Conto molto su quello che è radicato come brand e storia del format. Tanto spazio è giusto che abbiano le novità: il cambio di impostazione di format, che verrà suddiviso in due parti con i gol prima e il dibattito poi, l’inserimento della parte social e il nuovo cast di opinionisti con Bruno Giordano e Sebino Nela, a rotazione, e il mio campione del mondo fisso in studio: Marco Tardelli che conosco e per il quale nutro un grande affetto dal 1982.
’90esimo’ resta un patrimonio per i telespettatori che potranno seguire gol, servizi e collegamenti dai campi di tutte le partite. Mi piacerebbe rendere questo format più itinerante, legandolo di più al territorio italiano. L’anno scorso ho condotto un programma diverso, sempre di domenica pomeriggio, con Adriano Panatta, adesso mi sento tornata veramente a casa riabbracciando uno spazio condotto per anni.”
Le sarebbe piaciuto condurre 90esimo ai tempi di Paolo Valenti con tutte le gare la domenica alle 14?
“Paolo Valenti non si tocca, resterà per sempre nella nostra storia televisiva e nell’affetto degli italiani. Ho avuto la fortuna di condurre con Giorgio Tosatti e facevamo il 35% di share. La domenica di oggi è cambiata rispetto ad un tempo: con il calcio spezzatino è spolpata e danneggiata, un tempo tutte le partite si giocavano in contemporanea. ’90° minuto’ offre i gol e tutte le notizie relative alla giornata e il dibattito su quello che accade il giorno prima.
Al mio fianco ci sarà Paolo Paganini, come opinionista espertissimo di mercato e notizie. Avremo anche un nuovo moviolista, l’ex arbitro Massimiliano Saccani (lo scorso anno alla Domenica Sportiva ndr). I curatori saranno Aurelio Capaldi e Paolo Ciotti”.
Un gioco: oggi potrebbero esserci i nuovi Necco, Carino e Vasino di quella generazione di 90esimo?
“Il direttore ci chiede di guardare alla qualità del prodotto televisivo, ci interessa quello specialmente. Questi storici giornalisti ci faranno per sempre da esempio di come andava fatto un certo tipo di televisione ma non è giusto fare paragoni con i nuovi giovani colleghi. Punteremo molto sui nostri inviati ma senza scimmiottare il passato, che comunque resta eccezionale.
Oggi siamo costretti a fare le cose in modo diverso per il cambio di tempi come ad esempio il lancio delle immagini dei gol che verranno visti dalle 18:30, orario di fine embargo. Giulia Stronati sarà la nostra addetta ai social che segnalerà in tempo reale tutte le novità di giornata. Non vogliamo snaturare il format ma migliorarlo.”
Cosa accadde a Paola Ferrari nella precedente gestione RaiSport
Come ha vissuto il periodo lontano dal video? Brucia ancora aver dovuto vedere i Mondiali in tv?
“Ormai cerco di mettere una pietra sopra al passato, penso soltanto all’Europeo straordinario e di come siamo riusciti a raccontarlo in termini di qualità e ascolti. Successivamente è accaduto l’impensabile: sono stata l’unica giornalista esclusa tra i venti che poi hanno raccontato il Mondiale. Credo che sia una cosa incommentabile…”
Cosa le ha fatto più male durante la precedente gestione di RaiSport?
“Di non essere stata ascoltata ma ignorata per troppo tempo, quasi 8 mesi: mi fu solo comunicata l’esclusione ufficiale dal gruppo giornalisti della Nazionale a 10 giorni dall’evento della partita. Mi sono mancati il rapporto umano e il confronto diretto perché, oltre ad essere alla base di tutte le relazioni umane, sono fondamentali per crescere e migliorare tra di noi attraverso scambi di idee e non vedute unilaterali.”
Ha un messaggio per l’ex direttrice De Stefano?
“Non perdo minimamente energie nel farlo perché sono concentratissima soltanto sul nuovo ’90esimo minuto’. Sarebbe tempo perso veramente male, guardo in avanti al futuro con grinta, voglia ed entusiasmo. Sono sempre stata legata a questa azienda e mi lascio alle spalle i dissapori del passato. Adesso per me e molti colleghi le cose sono cambiate in meglio: dopo il suo addio, si respira un’altra aria in redazione.”
Paola Ferrari racconta i cambiamenti apportati da Jacopo Volpi
Come crede che sia cambiata la nuova RaiSport targata Jacopo Volpi?
“Come dico sempre: Jacopo Volpi sarebbe dovuto diventare direttore già 6-7 anni fa per la bella persona che è, per storicità, bravura e per essere visto sempre come punto di riferimento tra i colleghi. Le porte del suo ufficio sono sempre aperte, a differenza della precedente direttrice che non offriva questo privilegio.
Il confronto costante che offre Jacopo Volpi alla redazione ha da subito portato serenità, certezze a tutta RaiSport e tanta operatività: sono tutti contenti e lo dimostra l’approvazione a stragrande maggioranza del suo nuovo piano editoriale lanciato a Luglio. L’attuale direttore, inoltre, è sempre stato visto positivamente anche dal pubblico da casa: credo sia il direttore perfetto che tutti vorrebbero!“
Alla morte di Sconcerti ci fu un violento scontro social tra lei e Antinelli, cosa successe esattamente? Quale è la nuova policy aziendale dettata dal neo direttore riguardo l’utilizzo dei social, dopo i vari sfoghi pubblici della De Stefano e le liti su Twitter…?
“Tutti noi come Rai abbiamo una policy di utilizzo con cautela dei social. Siamo abbastanza grandi per capire se sbagliamo, non dobbiamo farci condizionare dall’immediatezza di commentare o rispondere: dobbiamo ricordarci sempre che apparteniamo al servizio pubblico e comportarci in modo esemplare.
Qualcuno se lo dimentica, può capitare. Una cosa non ho mai fatto: attaccare in modo aperto i colleghi della stampa quando mi fanno delle critiche. Il direttore Jacopo Volpi non smette mai di ricordarci, con garbo, come dobbiamo comportarci sui social. Sta a noi non sbagliare…”