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Parigi 2024, dopo Tokyo 2020 pensò al suicidio: la rinascita di Russo e le lacrime di gioia

La campionessa di tiro con l'arco confessa la sua debolezza e piange in diretta tv dopo aver partecipato per la terza volta ai Giochi

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il flop a Tokyo 2020 le aveva lasciato un vuoto dentro, un buco nello stomaco talmente forte da farla pensare di morire. Fernanda Russo, campionessa argentina di tiro con l’arco, aveva pensato di farla finita, di suicidarsi ma per fortuna riuscì a desistere dall’intenzione ed oggi piange di gioia dopo la sua terza partecipazione olimpica a Parigi, confessandosi in diretta tv.

Lo sfogo di Fernanda Russo

Qualificatasi a Parigi 2024 grazie all’argento ai Giochi Panamericani di Santiago del 2023 la Russo, 24 anni, aveva debuttato alle Olimpiadi a Rio de Janeiro nel 2016 e dopo aver chiuso la sua prestazione con 625,4 punti – senza qualificarsi per le finali – con il 30esimo posto, è scoppiata a piangere intervistata da Tyc Sport dicendo: “Cercate sempre di vivere”

“Ho chiamato mamma e tutta la squadra. Una medaglia sarebbe stata incredibile. Continuerò a cercarla. Ma vedere il numero di messaggi che ho ricevuto è la mia ricompensa. Quando mi hanno abbracciato mi hanno detto ‘hai fatto un test incredibile’. Adesso so cosa vuol dire godersi i Giochi Olimpici, dopo il terzo. ‘Ehi, puoi guardare avanti’..”.

I pensieri suicidi dopo Tokyo

“Voglio ringraziare tutti i colleghi di facoltà perché so che ci sono. Mi hanno detto che si sarebbero alzati presto per vedere la mia gara. Tre anni fa, quando ero a Tokyo, non potevo pensare che la mia vita potesse andare avanti e ora so di avere una una famiglia che mi ama, tanti amici che mi aspettano. Ho potuto dare la migliore versione di Fernanda, non c’era più la Fernanda con pensieri suicidi dopo Tokyo. La vita non finisce sulla linea di tiro. Ci sono medaglie molto più importanti di una medaglia d’oro. Oggi sono grata di essere in gara, di essere viva, di potermi godere una gara come ho fatto oggi, anche se gli ultimi 20 tiri non sono stati i migliori. Generalmente sono lacrime di felicità e oggi sono lacrime di emozione”.

L’appello della Russo

Poi l’atleta si è rivolta a chi l’ha vista in tv: “A voi che siete dall’altra parte del mondo e che vi svegliate alle 6 del mattino di domenica per seguire uno sport così poco conosciuto e che mi vedete piangere ogni quattro anni dico grazie. Tre anni fa a Tokyo non potevo pensare che la mia vita potesse continuare, e oggi torno a casa, e ho un college dove andare, Come atleta sono a disposizione per tutto ciò che serve, perché è per questo che siamo, non l’uno contro l’altro, ma piuttosto per aiutarci a vicenda”.

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