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Parigi 2024, Egonu e Velasco si aggrappano a capitan Danesi: anche lei è di Roncadelle, il paese dell'oro

L'Italia del volley femminile confida nell'amuleto Danesi: anche lei è nata a Roncadelle, il paesino del Bresciano che ha visto arrivare due medaglie d'oro in meno di 20'.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non c’è due senza tre, sperano a Roncadelle. Ma soprattutto nel quartier generale dell’Italvolley di Julio Velasco, che quando resta da giocare soltanto la partita con la Turchia (domenica, praticamente a colazione: ore 9 e tutti in campo) prima di cominciare la fase a eliminazione diretta si ritrova tra le mani un jolly alleato delle ragazze azzurre. Perché Anna Danesi è anch’essa originaria del piccolo comune di 9.000 anime dal quale sono già arrivate due medaglie d’oro, peraltro entrambe a stretto giro di posta: poco più di un quarto d’ora hanno diviso le gioie di Giovanni De Gennaro (canoa) e Alice Bellandi (judo), e chissà che domenica 11 agosto a metterne un’altra al collo non sia quella che, numeri alla mano, è forse la paesana più famosa di tutti gli atleti presenti a Parigi.

Danesi amuleto azzurro? Velasco ci crede (per davvero)

Perché Anna Danesi di questa nazionale è una sorta di totem: promossa capitano al posto di Myriam Sylla (una scelta fortemente voluta da Velasco, che ha deciso così di “rompere” col passato e aprire una sorta di nuovo ciclo azzurro), la centrale che nella prossima stagione giocherà nel Vero Volley assieme a Paola Egonu (e appunto a Sylla) sino a questo momento ha dimostrato di saper tenere fede alla responsabilità che il commissario tecnico ha voluto affidargli.

Una scelta consapevole che acquista ancor più valore sperando che anche la “cabala” faccia il suo corso: da Roncadelle con furore, visti i precedenti benauguranti, Danesi potrebbe diventare una solta di amuleto della nazionale femminile di pallavolo, che insegue la prima medaglia olimpica della sua storia, non essendo mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale nelle precedenti edizioni alle quali ha preso parte.

La situazione dopo due giornate: Italia dietro al Brasile

La sfida di domenica contro le turche diventa un crocevia importante per le ragazze di Velasco, già certe del passaggio ai quarti ma in attesa di capire in qualche posizione del seeding (e quindi del tabellone) andranno a infilarsi. Al momento, quando si sono giocate due tornate complete di gare, il Brasile è la nazionale meglio messa a livello di quoziente set e punti, con l’Italia prima inseguitrice, più Cina e Polonia a rimorchio. La Turchia attualmente è quinta e pertanto dovrà cercare in ogni modo di battere le azzurre per potersi presentare ai quarti da testa di serie, evitando altrimenti di imbattersi in un incrocio complicato.

Ma è comunque improbabile riuscire a trovare un incastro semplice nella prima gara a eliminazione diretta: l’Italia ad oggi affronterebbe gli USA, che hanno perso 3-2 con la Cina ripagando poi la Serbia con la stessa moneta. Avversario scomodissimo, anche se destinato a risalire in quanto opposto alla Francia nell’ultima giornata (le transalpine hanno un piede e mezzo fuori dal torneo). E al netto del precedente recente di VNL, con la netta vittoria delle azzurre in semifinale, chiaro è che le statunitensi (campionesse olimpiche in carica) rappresenterebbero un’insidia durissima. Nell’Italia fari puntati su Egonu, pronta a riprendersi il posto da titolare dopo il malessere accusato giovedì.

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