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Parigi-Roubaix femminile: storico trionfo di Elisa Longo Borghini

La 30enne verbanese di Ornavasso va all'attacco a più di 30 km dal velodromo più famoso del mondo e vince la seconda edizione dell'Inferno del Nord riservata alle donne.

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Dopo il trionfo di pochi mesi fa di Sonny Colbrelli, anche il ciclismo femminile italiano è davanti a tutti nel velodromo più famoso del mondo. Elisa Longo Borghini, campionessa italiana in carica, ha conquistato una storica vittoria nella seconda edizione della Parigi-Roubaix femminile dopo essere stata terza l’anno scorso.

Parigi-Roubaix donne: Longo Borghini nella storia

La corsa è stata privata prima ancora del via della fuoriclasse olandese Marianne Vos, seconda l’anno scorso e risultata positiva al Covid-19 in un test effettuato in mattinata, e poi, durante il suo svolgimento, della campionessa del mondo in carica Elisa Balsamo, squalificata per traino dell’ammiraglia dopo essere rimasta attardata da una foratura.

Ma queste due circostanze non tolgono assolutamente nulla alla portata del trionfo di Elisa, che dopo aver vinto il Giro delle Fiandre nel 2015 e la Strade Bianche nel 2017 aggiunge un’altra corsa leggendaria alla sua collezione di successi, tra cui ci sono anche due bronzi olimpici e due mondiali.

Parigi-Roubaix donne: l’attacco di Longo Borghini a più di 30 km dall’arrivo

La 30enne verbanese di Ornavasso, portacolori della Trek-Segafredo, ha attaccato a 34 km dall’arrivo, subito dopo che il gruppo delle migliori aveva neutralizzato un tentativo della belga Lotte Kopecky (SD Worx), di Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) e dell’olandese Lucinda Brand (Trek-Segafredo).

Alle spalle dell’ossolana, Kopecky ha tentato inutilmente di tornare sotto ma Elisa, il cui vantaggio a un certo punto si è ridotto da oltre 20 a 10 secondi, ha resistito e ha rilanciato l’azione negli ultimi tratti di pavé, correndo anche un grosso rischio in una curva, ed è arrivata al velodromo in splendida solitudine con la sua fiammante maglia tricolore, proprio come aveva fatto Francesco Moser nel 1980.

Parigi-Roubaix donne: le dichiarazioni della vincitrice

Seconda a 23 secondi si è piazzata Kopecky, che quest’anno ha vinto sia Strade Bianche sia Fiandre e oggi ha mancato una tripletta leggendaria, mentre la Trek-Segafredo ha piazzato anche Brand in terza posizione e l’altra olandese Ellen van Dijk in settima. Bravissima quinta Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope), recente vincitrice dell’Amstel Gold Race. Ecco le dichiarazioni di Elisa Longo Borghini dopo la vittoria.

“È una sensazione incredibile: per essere onesti è stata una primavera molto dura per me. Ho avuto la sinusite per un mese e non potevo davvero correre come volevo. Sapevo di valere più di quello che stavo facendo. È stato un po’ frustrante, quindi è stato un periodo un po’ difficile. Devo ringraziare prima di tutto la mia famiglia, il mio ragazzo, mia madre, mio padre, le mie nipoti, che mi tengono sempre alto il morale. In secondo luogo, voglio ringraziare la Trek-Segafredo perché hanno creduto in me anche se non mi sono comportata come avrei dovuto, mi hanno portata a questa gara e non pensavo di essere pronta. Continuavano a dire: ‘Sappiamo che sei pronta e capace di farcela’. Devo dire che avevano ragione”.

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