L’età minima che i pattinatori su ghiaccio devono avere per competere negli eventi senior è stata innalzata da 15 a 17 anni per proteggere la “salute fisica e mentale” dei concorrenti.
L’Unione Internazionale di Pattinaggio (ISU) ha annunciato il cambiamento nella giornata di oggi, quasi quattro mesi dopo che lo sport è finito sotto i riflettori per le ragioni sbagliate durante le Olimpiadi invernali di Pechino.
La russa Kamila Valieva, all’epoca quindicenne, è stata provvisoriamente bandita durante i Giochi dopo che, nel dicembre scorso, era emerso che era risultata positiva al farmaco cardiaco vietato trimetazidina.
La rivelazione è arrivata poco prima che il Comitato olimpico russo le assegnasse la medaglia d’oro per la gara a squadre in cui aveva gareggiato.
Valieva è stata autorizzata a competere per l’oro individuale, ma è scivolata dal primo posto e ha perso la medaglia dopo aver commesso una serie di errori nel suo esercizio finale decisivo.
Invece di consolare una Valieva sconvolta, il suo allenatore, Eteri Tutberidze, le ha chiesto “perché hai smesso di lottare?” in riferimento a un errore iniziale nel triplo axel di apertura.
Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach ha dichiarato che è stato “agghiacciante” vedere il modo in cui Valieva è stata trattata dal suo allenatore.
L’ISU ha ora rivelato che i pattinatori concorrenti dovranno avere 16 anni per partecipare agli eventi senior a partire dalla stagione 2023-24 e 17 anni a partire dalla stagione successiva.