Ancora una volta Pistocchi va al fronte. Il giornalista di Mediaset non ha mai fatto mistero di essere un grande estimatore di Maurizio Sarri e della sua idea di calcio. E per questo motivo in tante circostanze si è eletto a difensore del tecnico toscano innescando più di una polemica nel mondo del calcio. E’ successo anche ieri quando su Twitter ha risposto al veleno alle parole di Fabio Capello.
L’attacco sui social
In un messaggio affidato ai social il giornalista è stato molto duro nei confronti dell’ex allenatore e ora opinionista di Sky: “Per Fabio Capello quello che insegna Sarri non serve a niente. Lo diceva anche di Pep Guardiola, poi qualcuno gli ha spiegato che il problema non è di chi fa 30 passaggi consecutivi, ma di chi li consente. Stinto come il colore dei suoi capelli”.
Le reazioni
Parole al veleno quelle di Pistocchi che spaccano immediatamente il mondo dei social, e in risposta al post del giornalista comincia il solito confronto tra i fautori e i contrari del tiki taka e di di un calcio spettacolare. Paolo rispetta il passato ma considera Capello fuori dal tempo: “E’ un vincente e gli si può concedere un po’ di arroganza, ma le sue idee e se vogliamo anche le sue capacità non sono più adeguate ai tempi, è incapace di comprendere il calcio attuale”.
Mentre c’è chi segue anche un’idea completamente diversa: “Sono modo di vedere – dice Max – a me il tira tata fa dormire, annoia da morire ma soprattutto non è attuabile se non hai gli interpreti giusti. Il grande allenatore è quello che esalta le qualità degli uomini che ha a disposizione”.
E sono tanti anche i tifosi che si schierano decisamente dalla parte dell’ex tecnico di Juventus e Milan: “Quando Sarri vincerà la metà di quello che ha vinto Capello li metteremo nella stessa frase” e ancora “Si può criticare finché si vuole la sua idea di gioco, ma resta comunque uno dei tecnici italiani più vincenti di sempre. Uno dei quattro italiani a vincere una Champions segnando 4 gol in finale. Senza centravanti e senza la coppia di centrali contro il Barcellona di Cruyff”.
