La rete di Ivan Provedel ha salvato la Lazio dal ko alla prima in Champions League contro l’Atletico di Madrid all’Olimpico. L’estremo difensore biancoceleste ha impreziosito l’esordio assoluto in Champions, beffando il collega rivale, Oblak, con un preciso colpo di testa da rapace d’aria e fissato l’1-1 in pieno recupero. Provedel – che in passato, con la Juve Stabia, aveva già provato le emozioni di segnare un gol – non è, però, il primo numero uno (anche se lui indossa il 94) a mettere a segno un gol in Champions.
Il primissimo marcatore in ordine di tempo a rompere il tabu in Champions League è Sinna Bolat. Il turco classe ’88 difende ancora oggi i pali dei belgi del Westerlo. Quando, però, nel 2009 entrò nel tabellino dei mercatori in Champions era nello Standard Liegi e, al 95’, fissò l’1-1 nella sfida casalinga con l’AZ Alkmaar nella fase a gironi.
L’ex Bayern Monaco, classe 1974 tedesco, ha messo a segno ben tre reti nella massima competizione per club targata UEFA. La particolarità nella particolarità? Tutti i gol sono stati realizzati dal dischetto e tutti e tre hanno avuto come vittima la Juventus.
Come Butt, anche la rete di Enyeama, estremo difensore nigeriano ai tempi in forza all’Hapoel Tel Haviv, arrivò su calcio di rigore. La marcatura, al 79’ non cambiò le sorti della sfida contro il Lione, vittorioso 1-3 in Israele.
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