Solange ha lasciato nelle persone che l’hanno amata e conosciuta un vuoto enorme, abissale. E’ andata via in silenzio, senza disturbare nella solitudine della sua casa di Mortaiolo, nella provincia vera e profonda. Conosceva i salotti televisivi, le dinamiche televisive e non disdegnava dimorare in studi televisivi con la disinvoltura e la dolcezza del suo sorriso che anche la pallavolista Valentina Diouf. La campionessa ha deciso di ricordare Solange con un post su Instagram che ricompone sprazzi di gioia, di esperienze e di condivisioni con la zia Paolo, perché all’anagrafe Solange risultava Paolo Bucinelli.
Il post su Instagram per Solange di Valentina Diouf
Valentina sceglie delle parole di emozione autentica: “Tantissimi ricordi della mia infanzia sono legati a te, Paolo. Si perché per me non sei mai stato Solange ma solo Paolo, la zia Paolo precisamente. Perché tu eri arcobaleno quando ancora non c’era questo termine. Hai sempre vissuto liberamente la tua sessualità e il tuo essere magnificamente stravagante. Vestivi in maniera eccentrica ed io che ero una bambina che si vergognava anche della sua ombra ti ammiravo. Mi ricordo quando mi hai presentato un fidanzato del momento e io non ho pensato al fatto che tu avessi un fidanzato maschio e non femmina, perché per me è sempre stata una cosa normalissima la libertà di scelta anche a 5 anni forse proprio grazie a te, ma ho notato che aveva tutti i brillantini sul telefono e li volevo anche io. Mi ricordo quando mi hai regalato quel toppino fucsia con le piume, avrò avuto 6-7 anni forse, e mi hai detto di sfoggiarlo con fierezza di sentirmi libera di essere chi volevo. In pubblico non l’ho mai indossato perché era presto, non avevo capito il messaggio che volevi darmi, ma poi quel toppino con le piume è diventato metaforico e io lo porto con me tutt’ora, mi da la forza di non perdere mai di vista chi sono”.
Valentina Diouf e il rapporto con Solange: “Abbiamo riso tanto”
Alle sensazioni condivise con Solange, Valentina ha desiderato stringere i ricordi presenti e i sorrisi, l’allegria mai mancata: “Mi ricordo quando tutte le sere tu e la mamma vi telefonavate perché eravate tutti e due soli e tu ci rallegravi le serate inventando storie e imitando la voce dei personaggi come la Rita Levi Montalcini, la mia preferita, oppure una bambina che voleva giocare con me. Abbiamo riso tanto, abbiamo fatto mille esperienze insieme. Mi ricordo la dolcezza della tua mamma la Signora Corolla. Eravamo una famiglia diversa ma pur sempre una famiglia. Poi abbiamo preso strade diverse, ma comunque quello che c’è stato ha contribuito a formare la persona che sono oggi. Quindi grazie Paolo dietro quel personaggio frivolo c’è sempre stato molto di più e io lo so perché ho avuto la fortuna di conoscerti♥️ sarai sempre con me..”.
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