Quando ha infilato al volo la palla alle spalle di Handanovic, facendo esplodere il Camp Nou, Rafinha avrebbe potuto lasciarsi andare ad una gioiosa esultanza: quello all’Inter è stato il suo primo gol in Champions League, arrivato per di più alla terza presenza da titolare con il Barcellona in una stagione iniziata non proprio nel migliore dei modi. Il centrocampista brasiliano, invece, ha tenuto la gioia per sé, in rispetto di quella squadra in cui ha giocato la seconda parte della scorsa stagione e in cui si aspettava di rimanere nella scorsa estate. “Credevo che l’Inter mi comprasse”, ha dichiarato qualche giorno fa, avvicinandosi allo scontro diretto con i nerazzurri.
LA SCELTA. Una confessione che svela come Rafinha si sia sentito tradito dall’Inter, obbligata la scorsa estate a scegliere tra la tecnica del brasiliano e la forza di Radja Nainggolan: l’investimento da 25 milioni sul belga (più i cartellini di Zaniolo e Santon) ha impedito ai nerazzurri di riscattare il figlio di Mazinho dal Barcellona, che chiedeva un saldo da 38 milioni di euro. Una scelta tecnica precisa, quella della dirigenza nerazzurra e di Luciano Spalletti, che hanno preferito un assaltatore con tanti gol nei piedi a un uomo di qualità. Rafinha, ieri, s’è preso la sua rivincita, dimostrando di sapere anche segnare.
IL RIMPIANTO. E chissà che a Spalletti non sia venuto qualche rimpianto, anche perché l’Inter non ha ancora trovato la soluzione al principale problema emerso nella scorsa stagione prima dell’arrivo di Rafinha, ovvero l’assenza di un giocatore tecnico, in grado di guidare la squadra sulla trequarti o a centrocampo. Brozovic, a cui Spalletti ha affidato il lavoro, resta altalenante e in gare contro avversari con maggiore qualità non riesce a incidere. Borja Valero, invece, non sembra avere le risorse per reggere il ritmo del grande calcio. E allora uno come Rafinha avrebbe fatto comodo, specialmente adesso, in un momento chiave della stagione dei nerazzurri: nelle prossime 10 partite l’Inter affronterà, tra le altre, Lazio, ancora il Barcellona, Atalanta, Tottenham, Roma e Juventus. E, a parte quella con i blaugrana, saranno tutte gare in trasferta. Gare in cui uno come Rafinha, probabilmente, avrebbe fatto comodo.