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Retegui si dice innamorato dell’Italia e confessa di voler giocare in una big di A

Inter, Milan, Lazio e Atalanta continuano a manifestare il loro interesse ma l'oriundo nicchia: "Mi piacciono tutte le squadre di Serie A, grazie a Mancini si è avverato un sogno"

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Mateo Retegui scopre le proprie carte, togliendo il velo sulla sua quotidianità in Argentina, la famiglia, il suo amore (e orgoglio) per l’Italia e le aspirazioni professionali. Che, secondo “radio mercato” si fanno sempre più imminenti, visto l’interesse nei suoi confronti di mezza Europa del calcio, non solo quindi dei club di Serie A.

Le sliding doors di Mateo Retegui

Lo ha fatto attraverso un’intervista rilasciata dalla sua abitazione di San Fernando, tranquilla e bucolica periferia nord di Buenos Aires, alla Gazzetta dello Sport:

“Avrei potuto essere hockeista (il padre di Mateo Retegui, Carlos, è stato prima giocatore e poi commissario tecnico delle selezioni argentine di hockey prato, ndr), per due anni ho smesso con il calcio, poi apparve Diego Mazzilli, uno scout del Boca Juniors, che un giorno mi vide giocare a calcio in spiaggia e mi chiese se volessi fare un provino. Sono state le sliding doors della mia vita, si può dire: Mazzilli mi aveva visto da ragazzino giocare nelle giovanili del River Plate e si ricordava di me: dopo un paio di settimane il Boca mi prese e io decisi per sempre che la mia strada era il calcio”.

Retegui: “Giocare in Serie ? Un altro sogno che si avvererebbe”

Quindi, le voci di mercato vere e proprie, sempre più impellenti. In Italia lo vogliono Inter, Milan, Lazio e Atalanta. Invero, su di lui c’è mezza Europa calcistica con gli interessi di Atletico Madrid, Eintracht Francoforte, Bayer Leverkusen e West Ham. Retegui ha spiegato:

“Sono totalmente concentrato sul Tigre. Serie A? Mi piacciono tutte le squadre. Giocare nel campionato italiano sarebbe un sogno, così come lo è stato segnare allo stadio dedicato a Diego Armando Maradona in maglia azzurra. Mio padre Carlos cura i miei interessi e so che per me prenderà la scelta migliore. Posso solo dire che il calcio europeo è molto più vicino alle mie caratteristiche, perché più dinamico rispetto a quello argentino e che spero tanto di rientrare nuovamente nelle convocazioni di Roberto Mancini“.

Mateo Retegui e la cittadinanza onorari di Canicattì

Una storia italiana, quella di Mateo Retegui, partita da Canicattì, nell’Agrigentino, cittadina dell’Agrigentino da cui proveniva il bisnonno materno Angelo Di Marco. Il sindaco, oggi, vorrebbe insignire Retegui della cittadinanza onoraria:

“Mia nonna mi ha raccontato tante volte questa storia, che conosco bene. La prossima volta che torno in Italia vorrei tanto visitare i miei luoghi di origine. Cittadinanza onoraria di Canicattì? Sarebbe un immenso orgoglio per me”.

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