È finita in anticipo e come molti non si aspettavano la stagione della Reyer Venezia, k.o. per 3-1 nei quarti di finale playoff contro Tortona, una debacle che De Raffaele ha analizzato con estrema lucidità.
“Sabato ci siamo disuniti, andando a cercare qualcosa che non è arrivato, abbiamo infilato 3 partite in 6 giorni tirando molto male, costruendo anche tiri aperti. Non è un caso che lavorando una settimana intera, abbiamo offerto un tipo di prestazione in gara1 sul piano tecnico e fisico, poi in tre partite in 6 giorni accusando tante difficoltà fisiche e mentali” ha detto il coach orogranata a La Nuova Venezia prima di dare un suo breve giudizio complessivo sulla stagione.
“La bravura di questo gruppo è stata quella di aver reso una stagione, che avrebbe potuto diventare pericolosissima, comunque positiva. Non esaltante, di sicuro, con errori che sono stati commessi da tutti, ognuno per le sue competenze, girandola nel girone di ritorno, anche se abbiamo sperato in un epilogo diverso. Sul piano mentale i giocatori hanno speso molto per risalire, una squadra che non ha mai trovato equilibrio”.
Alla guida della Reyer dal 2016, per De Raffaele la sconfitta contro Tortona ha un significato ben preciso.
“È un ciclo che si chiude. Ci sarà tempo per fare le valutazioni a bocce ferme, con grande onestà, come ho sempre fatto. Questo gruppo mi ha fatto vivere i 6 anni migliori della carriera, chi le ha godute, ricorderà a lungo queste stagioni in cui abbiamo vinto tantissimo”.