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Rugbista morto a Firenze, la ricostruzione spaventosa della compagna: "Mi ha picchiata e violentata"

Sabato 16 luglio una serie di eccessi senza controllo: la 44enne inglese ha subito fratture e ferite, mentre Ricky Bibey, ex rugbista, sarebbe morto dopo un malore

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Rugbista morto a Firenze, la ricostruzione spaventosa della compagna: "Mi ha picchiata e violentata" Fonte: ANSA

La morte di Ricky Bibey, il 40enne ex campione di rugby rinvenuto senza vita nella sua camera d’albergo sabato 16 luglio a Firenze, sta assumendo dei contorni sempre più inquietanti.

Dopo aver valutato una prima ipotesi, gli investigatori hanno sondato una seconda pista accreditata dal racconto di quelle ore orribili da parte della compagna dell’uomo, che avrebbe descritto un’aggressione sessuale violenta ed estrema che l’avrebbe condotta a versare in condizioni gravissime. Una situazione verificata, nella sua gravità, dai soccorritori che aveva prestato i primi aiuti alla donna di 44 anni.

L’interrogatorio sulla compagna di Ricky Bibey

Interrogata lunedì dal sostituto procuratore Ester Nocera, J. P., la immobiliarista inglese di 44 anni salvata e soccorsa alle 7 di quel sabato nella sua camera d’albergo al Continentale di vicolo dell’Oro, vicino a Ponte Vecchio, ha descritto una sequenza di abusi e sopraffazione che sarebbero avallati dalle ferite e dalle fratture riportate e a referto.

In quella circostanza, nella stanza al primo piano presa appena poche ore prima, tra le 2 di sabato e le 3, il suo compagno, l’ex rugbista di Manchester Ricky Bibey, è morto a causa di un malore improvviso seguito alla violenza, come riporta La Nazione, dall’esito dell’autopsia ordinata dalla procura. Un atto dovuto per accertare le cause del decesso.

La ricostruzione della donna

J.P. avrebbe in sostanza confermato quello che aveva detto agli investigatori della Mobile aveva indicato in fin di vita, nell’immediatezza dei soccorsi e compatibilmente con le sue condizioni che hanno richiesto, poi, un intervento d’urgenza per lesioni gravissime al bacino e una forte emorragia e per la riduzione di sospette fratture al volto.

La donna, una immobiliarista inglese, avrebbe subito una violenza sessuale raccapricciante: nulla di più distante dall’ipotesi del gioco erotico finito male di cui si era inizialmente valutata l’eventualità.

La violenza degenerata dopo una notte di eccessi

Stando a quel che riporta La Nazione, ad alterare le loro condizioni potrebbe essere stata anche l’assunzione di sostanza stupefacenti e alcol, hanno reso dirompente, un mix che avrebbe concorso a scatenare le conseguenze drammatiche di un incontro sessuale che si è trasformato in un’aggressione. Ma inquirenti e investigatori devono terminare accertamenti sulla permanenza della coppia a Firenze. Potrebbero far risalire a chi potrebbe aver rifornito di cocaina la coppia, sostanza che avrebbero potuto assumere quella sera fatale.

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