Roberto Mancini e Gianluca Vialli, i “gemelli del gol” in campo e nella vita. In un’intervista a Verissimo il commissario tecnico della Nazionale è tornato sullo stretto rapporto con l’ex compagno di squadra alla Samp, ora assistente del ct azzurro: “Siamo come fratelli. Ci siamo conosciuti nell’84. Siamo cresciuti insieme, poi lui venne nella Sampdoria e abbiamo giocato insieme per 10 anni“.
Roberto Mancini e il rapporto con Gianluca Vialli: “In silenzio al suo fianco durante la malattia”
Il tecnico jesino ha rivelato di averlo sempre supportato in silenzio durante la malattia: “Non ne abbiamo mai parlato direttamente. Io non avrei avuto la forza di chiederglielo. Non ha toccato l’argomento e ho rispettato il suo silenzio. Sta bene, è in forma e dobbiamo fare ancora tante cose insieme. Lui è forte, molto più di me. Credo che il fatto di stare insieme e di pensare al calcio, che è il nostro lavoro da sempre, lo abbia fatto stare bene”.
Roberto Mancini e la gioia per gli Europei: “Momento straordinario”
Il ct ha ripercorso il vittorioso europeo di questa estate: “Avevamo tutta l’Italia dietro di noi, quindi per noi è stato un momento straordinario. In pochi ci credevano 3 anni fa quando abbiamo iniziato, sembrava una cosa impossibile. Nella mia carriera calcistica ho vissuto tanti momenti belli e vittoriosi ma questo ha rappresentato qualcosa di diverso perché avevamo tutta l’Italia a tifare per noi. È stato straordinario e la cosa che più ci ha fatto piacere è stato il fatto di aver reso felici tutti quanti”.
Mancini ha ricordato anche uno dei momenti più difficili della sua vita, quando fu colpito dalla meningite a 10 anni: “Ricordo tutto di quella sera, ricordo la febbre altissima e la corsa in ospedale. Fortunatamente furono bravi i dottori. È andato tutto bene”.