Perché José Mourinho è stato esonerato dalla Roma? In molti se lo sono chiesti nella capitale, anche a causa di una voce girata secondo la quale ci sarebbe stata una vera e propria fronda all’interno dello spogliatoio giallorosso contro l’allenatore portoghese. A fugare il campo da ogni dubbio, ci ha pensato uno dei leader della squadra – Bryan Cristante – interpellato sull’argomento dal Corriere dello Sport. Il centrocampista della Lupa ha parlato anche di altri temi importanti come il futuro di Daniele De Rossi.
Nessuno contro Mou
Bryan Cristante non è uno che non si espone. Il Corriere dello Sport lo sa e ha provato a cavare di bocca qualche parola dal centrocampista sulla questione José Mourinho. Il numero 4 giallorosso ha negato l’esistenza di una fronda contro il portoghese: “Mai, sono tutte falsità. Il calcio funziona cosi: quando le cose non vanno bene, il primo che salta e l’allenatore. Anche se non è l’unico colpevole. Noi coinvolti dai Friedkin? Altra cavolata. Credetemi: abbiamo saputo cosa stava accadendo la mattina in cui la notizia è stata comunicata a Mourinho“.
L’arrivo di DDR e l’obiettivo della Roma
Ma certamente l’arrivo di Daniele De Rossi ha portato entusiasmo nell’ambiente. “Ringrazierò sempre Daniele, che mi nominò come esempio durante la conferenza di addio alla Roma da giocatore – racconta Cristante -. Come lo chiamo? Mister. Ma se prendiamo un caffè al bar, magari scappa di chiamarlo Daniele“. Ma quale deve essere l’obiettivo della Roma data la rosa? “La rosa è forte – spiega il centrocampista – . E deve stare tra le prime quattro del campionato. L’obiettivo è tornare in Champions, non bisogna nascondersi. E troppo tempo che non giochiamo con i migliori“.
L’operato della famiglia Friedkin
Scontato, quindi, il consiglio di Cristante ai Friedkin: confermare Daniele De Rossi. A tal proposito il lavoro della famiglia proprietaria della Roma viene giudicato positivamente dal 29enne friulano: “La proprietà negli ultimi mesi è molto presente e non ci sta facendo mancare nulla. Direttamente o attraverso la Ceo, Lina Souloukou. Non ci sentiamo abbandonati a noi stessi. La scelta coraggiosa di De Rossi è un motivo per ringraziare i Friedkin, credo“. Poi aggiunge: “Con i Friedkin penso siano cambiate le prospettive: non si arriva per caso a due finali europee consecutive“.