Emozione e tanto affetto per Daniele De Rossi in un Olimpico avvolto da un clima quasi surreale e, come descritto alla perfezione dal neo tecnico giallorosso in conferenza stampa, diviso tra “due amori”.
Da una parte, DDR, dall’altro l’ultimo dovuto tributo a José Mourinho, con striscioni e cori costanti.
De Rossi non si scompone, saluta i suoi tifosi e…
… distribuisce baci verso gli spalti.
Spalti che vedono comparire striscioni di bentornato per DDR
Spalti che vedono comparire striscioni di bentornato per DDR
Spalti che vedono comparire striscioni di bentornato per DDR
Per la sua prima, De Rossi si affida a un 4-3-3 con: Rui Patricio; Karsdorp, Llorente, Huijsen, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy.
Quando inizia la gara, però, lo sguardo è concentrato sulle cose di campo.
Con indicazioni, fischi e richiami ai suoi.
Con indicazioni, fischi e richiami ai suoi.
La rete di Romelu Lukaku che spezza l’equilibrio stempera la tensione e, seppur in modo contenuto, De Rossi può esultare.
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