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Santopadre e il nuovo Berrettini: "Obiettivo 2022? Prevenire gli infortuni"

Il coach del numero 1 del tennis italiano stila il programma della nuova stagione al via con la ATP Cup: "Matteo ha una fragilità fisica congenita, ma con la quale dobbiamo imparare a convivere".

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Santopadre e il nuovo Berrettini: "Obiettivo 2022? Prevenire gli infortuni" Fonte: Getty Images

Intervistato dal ‘Corriere della Sera’, Vincenzo Santopadre, allenatore di Matteo Berrettini, ha fatto il punto sulla condizione del tennista romano, a poco più di un mese e mezzo dal drammatico ritiro alle ATP Finals di Torino costato anche la mancata partecipazione alla fase finale della Coppa Davis con l’Italia.

Ora si riparte, già a Capodanno, proprio con la maglia azzurra nella ATP Cup contro Australia, Francia e Russia.

Santopadre è tornato sul triste momento del ritiro a Torino

“L’infortunio delle Atp Finals è riassorbito, purtroppo si è creato sulla cicatrice del problema che Matteo aveva avuto a gennaio in Australia, ma per fortuna più leggero. Tutto è stato amplificato dalle emozioni e dal contesto in cui si è verificato”.

Dopo il ritiro con Zverev, in spogliatoio. Matteo aveva appena rinunciato al sogno del Master e vedeva tutto nero: un’altra volta, proprio nel torneo che inseguiva da bambino.  Se fosse stata una finale Slam, forse qualche rischio ce lo saremmo preso. Ma così, con il girone e tutto il resto, rischiavamo di aggravare il problema e trascinarlo. È stato un dolore che ha vissuto dentro, in silenzio. Io lo conosco, mi sono limitato ad abbracciarlo e a fare un passo indietro”.

Per il futuro Berrettini dovrà convivere con la propria fragilità fisica: “Matteo sa bene che gli infortuni nel tennis sono una possibilità, ma vanno ridotti. La sua complessione è congenita. Come il fratello e il padre ha caviglie piccole per un motore potente e una stazza importante. Comunque, adesso che si è stabilizzato nei top 10, non ha più la smania di strafare. Dovrà gestire forze ed energie per tutta la carriera, ma non vuol dire che si impegnerà meno. Gli infortuni non arrivano solo per i problemi fisici, ma anche per le tensioni che ti portano a giocare rigido e ad esasperare i movimenti. Saremo ancora più attenti e scientifici”.

Le ambizioni per il 2022 sono comunque alte: “Il 2021 è stato meraviglioso – ha aggiunto Santopadre – Già a gennaio, all’Atp Cup, avevo visto segnali di forza, una marcia superiore. Il passo falso a Montecarlo era la tassa da pagare al lungo stop dopo Melbourne, ma da Belgrado in poi è salito di livello. Parlano i numeri: dall’agosto 2020 ha avuto una percentuale tra match giocati e vinti del 74,2%, quarto al mondo”.

“Adesso l’obiettivo è colmare il gap con i super campioni. Djokovic, Medvedev, Zverev e Nadal si battono con piccoli accorgimenti, tattici e mentali. Nel 2022 Matteo farà gli Slam, i 9 Master 1000, la Davis e poco altro. La novità, dopo l’Australia, sarà la tournée in Sud America, Rio sulla terra e Acapulco sul cemento, per esplorare situazioni inedite. Ci tiene anche perché la nonna materna, Lucia, è brasiliana”.

Infine una battuta sul rapporto con Jannik Sinner: “Dopo aver vissuto con sana invidia i risultati degli altri ora è Matteo a essere inseguito e per lui guidare il gruppo ed essere da esempio è un grande orgoglio. Con Jannik si stimano, si scambiano spesso messaggi, giocheranno subito il doppio insieme all’ATP Cup. Sono bravi ragazzi, perbene, per certi versi si somigliano. Spero che quella tra Berrettini e Sinner sia una rivalità che infiammi il tifo”.

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