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Scherma, Cassarà indagato a Brescia: minorenne filmata sotto la doccia aveva sporto denuncia contro ignoti

L'indiscrezione arriva da Il Giornale di Brescia: l'ex fiorettista risulta indagato dalla Procura bresciana con l’accusa di aver prodotto materiale pedopornografico. La ricostruzione dei fatti

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Un fulmine a ciel sereno squarcia la quiete del mondo della scherma, dove tutti gli atleti stanno preparando i primi appuntamenti della Coppa del Mondo 2023-24 (si comincia a dicembre a Parigi). Andrea Cassarà, ex fiorettista con tre medaglie olimpiche in bacheca (i due ori nel fioretto a squadra ad Atene 2004 e Londra 2012 e il bronzo individuale sempre ad Atene 2004), risulta indagato dalla Procura di Brescia con l’accusa di aver prodotto materiale pedopornografico.

Il tutto dopo che una giovane atleta di 15 anni ha denunciato che ignoti l’avrebbero filmata con uno smartphone, attraverso una grata, mentre stava facendo la doccia in spogliatoio della palestra del centro sportivo San Filippo.

Il profilo di Cassarà ritenuto compatibile

Una volta raccolta la denuncia, gli agenti delle forze dell’ordine avrebbero individuato, tramite l’acquisizione delle riprese a circuito chiuso dell’impianto, il presunto responsabile del gesto: in base all’orario nel quale sono avvenuti i fatti, il profilo di Cassarà sarebbe stato ritenuto compatibile con quanto affermato dalla giovane atleta, in quanto le telecamere lo avrebbero ripreso nei pressi dell’area incriminata.

E da qui sarebbe scattata la denuncia, come ha fatto sapere l’edizione mattutina del Il Giornale di Brescia.

Le indagini e il sequestro dello smartphone

Cassarà, 40 anni da compiere il prossimo 3 gennaio, ha ricevuto la visita degli agenti dei Carabinieri nella serata di domenica 22 ottobre, e subito hanno provveduto a sequestrare lo smartphone per procedere con le indagini.

L’inchiesta, coordinata dal PM Ettore Tisato, è soltanto agli inizi: le forze dell’ordine hanno raccolto tutto il materiale video disponibile all’interno e all’esterno del centro sportivo, in modo tale anche da valutare se ci fossero altre persone coinvolte in questa spiacevole vicenda.

I fatti risalirebbero al pomeriggio di venerdì 20 ottobre: l’atleta che ha denunciato di essere stata ripresa da uno smartphone attraverso una grata presente sulla parete, non appena si è accorta del misfatto, ha subito cominciato a urlare, richiamando l’attenzione delle persone più vicine all’area docce per poi chiedere aiuto alla direzione della struttura, un vero e proprio centro multi sportivo dotato di sette campi esterni (tre da calcio a 11, due da calcio a 7, uno da calcio a 6 e uno da calcio a 5), tre campi da tennis in erba sintetica, uno in terra rossa, una piscina coperta e una esterna, tre palestre e altri spazi minori, utili per accogliere società di ben 17 federazioni differenti.

Il precedente del 2009

Cassarà, che pur non annunciando ufficialmente il ritiro ha già provveduto a prendere il titolo di allenatore di secondo livello, non è nuovo a situazione che hanno a che fare con la Legge.

Nel 2009 venne condannato in primo grado dal giudice Pierpaolo Beluzzi a tre mesi di reclusione e al pagamento di 1.000 euro di risarcimento nei confronti di una ciclista di Cremona, che due anni prima lo denunciò con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico (il fiorettista si sarebbe avvicinato mentre era alla guida di un auto, chiedendo informazioni per raggiungere l’autostrada, e nel frattempo si sarebbe abbassato i pantaloni).

La pena venne poi prima diminuita a due mesi (convertita in una multa da 2.180 euro), quindi ribaltata in appello, con il proscioglimento dalle accuse (Cassarà ha sempre sostenuto la tesi di un diverbio nato dopo una manovra sbagliata) e con la sola sanzione del relativa al pagamento delle spese legali e del risarcimento di 1.000 euro.

Fonte: ANSA

Andrea Cassarà al rientro dalla vittoriosa missione alle Olimpiadi di Rio: un bronzo individuale

Uno degli atleti più vincenti della scherma

Il fiorettista originario di Passirano è stato uno degli atleti più vincenti della storia gloriosa della scherma italiana. Oltre alle tre medaglie olimpiche già citate, Cassarà ha conquistato in carriera 8 titoli mondiali, cui ha aggiunto due argenti e 4 bronzi, 10 titoli europei e 9 titoli assoluti.

Nel 2004 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, grazie ai successi ottenuti nel corso della sua prima partecipazione ai giochi olimpici di Atene 2004. A Tokyo 2020 è stato battuto negli ottavi di finale dall’egiziano Mohamed Hamza, al netto di un incontro condizionato da un problema fisico alla caviglia destra lamentato quando il match era saldamente nelle sue mani (da 12-6 per il bresciano il punteggio finale ha premiato il rivale per 15-13).

Pur avendo confessato di sognare di poter partecipare a Parigi 2024, in quella che sarebbe la sua sesta olimpiade, Cassarà negli ultimi mesi ha ridotto sensibilmente la partecipazione agli eventi di maggiore richiamo internazionale. Ora si trova però alle prese con un “assalto” differente, dal quale dovrà provare a difendersi dimostrando la totale estraneità dai fatti contestati.

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