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Scudetto vicino per l'Inter, Conte: "Penso al presente"

Il tecnico in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Verona: "Voglio che la squadra si concentri sul presente, lo Scudetto non è ancora nostro".

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Scudetto vicino per l'Inter, Conte: "Penso al presente" Fonte: Getty Images

L’ Inter ha rallentato la sua corsa, lanciatissima fino a due partite fa, con due pareggi consecutivi. Per sua fortuna, però, il distacco dal Milan resta sempre considerevole (dieci punti).

Antonio Conte cerca la vittoria domenica contro il Verona, ed ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita.

“Ci aspetta una gara dura, contro una squadra che sta facendo molto bene. E’ incappata in una serie di risultati negativi ma ho visto le gare del Verona e non meritava di perdere. Juric è bravissimo, fa le fortune dei club perché porta a migliorare i calciatori attraverso il lavoro. Ha lavorato per tanto tempo con Gasperini, non posso far altro che parlarne bene”.

Al termine di questa entusiasmante corsa, ad Handanovic e compagni resterà il ricordo di una cavalcata incredibile.

“Il mio primo percorso alla Juventus è iniziato da zero, man mano si è costruita una mentalità vincente. L’importante è trovare calciatori disponibili. Ho la fortuna di allenare ragazzi vogliosi di mettersi a disposizione, stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo cercare di arrivare al traguardo, sappiamo bene che tipo di percorso stiamo affrontando. Ci rimarrà dentro per sempre”.

“Per dove siamo attualmente e per quello che abbiamo fatto c’è poco da dire, percorso straordinario e oltre ogni rosea aspettativa. I calciatori sanno che c’è un ultimo step da completare. Penso che con lo Spezia meritassimo di più di quanto raccolto, altre volte è capitato il contrario”.

“Dobbiamo rimanere concentrati adesso per finire la stagione nel migliore dei modi. Abbiamo dato grande dimostrazione di serietà professionale, di attaccamento al club, alla maglia e ai tifosi. Manca l’ultimo passo per coronare qualcosa di bello”.

Niente tabelle per lo Scudetto che potrebbe comunque arrivare aritmeticamente il 9 maggio, giorno della sfida casalinga con la Sampdoria.

“Noi abbiamo la fortuna di non doverci preoccupare di chi ci sta dietro, di guardare esclusivamente a noi stessi. Non dobbiamo fare tabelle, il vincente pensa a se stesso e la tabella la fa su se stesso. Ho mandato questo messaggio nel momento in cui abbiamo sorpassato il Milan: se tu sei primo e vinci, le tabelle devono farle gli altri”.

I dubbi sul futuro rischiano di ‘macchiare’ una stagione destinata a concludersi trionfalmente: il diktat di Conte, però, è tenere alta la concentrazione per il presente.

“Con il ‘se’ non si va da nessuna parte. Concentriamoci sul presente”.

“La vicinanza del presidente? Non mi interessa affrontare questo argomento, preferisco stare concentrato sulla partita perché ci stiamo giocando il lavoro di due anni. A voi interessano le notizie”.

Le risposte a tutti i punti interrogativi verranno date soltanto al raggiungimento dell’obiettivo: fino ad allora nessun accenno a ciò che sarà.

“Sono una persona che guarda molto al presente: finché una cosa non ce l’ho tra le mani e non la acquisisco, sarebbe stupido parlarne. Non prendetemi per maleducato, ma parlerò soltanto ad obiettivo raggiunto. Poi risponderò a tutte le domande e potrete sbizzarrirvi”.

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