Stefano Semeraro, direttore del Tennis Italiano, ha parlato della finale di oggi al Roland Garros tra Djokovic e Ruud: “E’ dispiaciuto per il tedesco che ha un piccolo problema alla coscia, serviva anche più piano la prima rispetto al solito. Sembrava troppo unilaterale la partita di ieri (l’altro ieri, ndr). Anche Zverev mi sembra un giocatore recuperato a buoni livelli. Ruud è tornato ad essere quello che era l’anno scorso di questi tempi, quindi vediamo in finale, anche se con Djokovic su quattro match non è ancora riuscito a vincere un set. Il norvegese sta cominciando ad accumulare finali, vediamo se arriverà il salto, poi dovrà difendere il primato del numero degli Slam del suo amico Nadal con cui si allena all’accademia di Manacor, ma sarà molto dura“.
Infine, un commento sulla finale femminile tra Swiatek e Muchova, vinta da quest’ultima: ““La grande impresa della Muchova è stata quella di regalarci una finale lottata che non era assolutamente scontata alla vigilia. Si pensava a una passeggiata della Swiatek, era avanti 6-2 3-0, Muchova era un po’ tesa visto che era alla prima finale. Poi la partita è cambiata per merito suo e ha dimostrato che ad altissimi livelli è possibile portare un altro tipo di tennis e andare vicinissima a battere la numero uno del mondo. I polacchi in tribuna sono passati dal sudore alle lacrime, se la sono vista brutta. A un certo punto la polacca era inviperita, si è rivolta duramente al suo angolo perché la sua avversaria l’ha messa in difficoltà. Ha avuto un passaggio a vuoto sul più bello, è stata messa alle strette da Muchova con smorzate, discese a rete… E’ stata una finale che non ci aspettavamo e quindi probabilmente ancora più bella perché inaspettata. La ceca ha avuto una carriera ancora molto bloccata dagli infortuni, come Zverev l’anno scorso, anche lei se n’era andata in sedia a rotelle per un problema alla caviglia. Speriamo non sprofondi nell’anonimato come in parte successo alla Krejcikova dopo il successo di due anni fa“.