Non si placano le controversie tra istituzioni relative alla partita di oggi pomeriggio tra Lazio e Torino, con la squadra granata posta in isolamento domiciliare a seguito di ben 8 positivi nella compagine di Urbano Cairo, per di più contagiati dalla variante inglese di Coronavirus, che tanti problemi sta causando in questo ultimo periodo.
A seguito delle dichiarazioni della ASL di Torino di ieri, che aveva sostanzialmente confermato la quarantena per tutto il gruppo squadra e dunque l’impossibilità di viaggiare per Roma, sono seguite le parole della Lega Calcio, che di fatto avevano confermato la gara in quanto accusavano la ASL di scarsa collaborazione verso la Serie A. Come se non bastasse, il Torino aveva già utilizzato un “bonus rinvio”, contro il Sassuolo, e dunque la gara era da giocare.
Con ogni probabilità oggi il Torino non si presenterà a Roma, e dunque qui la situazione sarà da risolversi all’interno dei tribunali sportivi.
In tutto questo marasma, è arrivata anche la dichiarazione del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha di fatto appoggiato la decisione della ASL e condannato la presa di posizione dura della Lega Calcio:
“C’è un’oggettiva impossibilità di disputare la gara. Questa partita non c’entra la sentenza del Collegio di garanzia su Juve-Napoli. Sono situazioni differenti, questa della ASL non è una decisione dell’ultim’ora, è ormai di qualche giorno e anzi se non fosse rispettata, si rischierebbero anche delle sanzioni penali”.