Dopo una lunga assenza dalla panchina, l’ex difensore rossonero e della Nazionale italiana, Alessandro Nesta torna a guidare una panchina di un club professionistico. Dopo un’esperienza biennale alla guida del Miami Fc, l’ex difensore aveva allenato due club prestigiosi come Perugia e Frosinone.
Ora, dopo poco più di due anni di stop, Nesta torna in Serie B alla guida della Reggiana. L’ex Lazio e Milan, ai microfoni di Sky Sport, ha però detto la sua riguardo l’impegno della Nazionale di Mancini di questa sera contro la Spagna in Nations League: “La Nazionale e le Nazionali in generale hanno avuto anni così e così ma il talento in Italia c’è uscirà e torneremo alla grande”.
Nesta commenta poi il suo approdo a Reggio Emilia e racconta un piccolo aneddoto: “Sono stato due anni a casa, ho avuto chiamate ma non sono mai tornato. Questa è una chiamata interessante, una piazza con grande storia e penso che per me sia una grandissima occasione, che non mi sono fatto scappare”.
L’ex difensore spiega e commentata la sua idea di calcio: ”Ogni club è efficace se allenato in un certo modo. A Frosinone avevo una squadra molto forte ma doveva essere allenata in maniera diversa rispetto al mio Perugia dove c’erano tanti giovani. L’una non era peggiore dell’altra”.
Un commento sui tanti campioni del mondo del 2006 he allenano o hanno allenato in B: ”Siamo tanti, a volte bisogna capitare anche nel momento giusto. Cannavaro, De Rossi e Oddo hanno fatto il loro ma erano situazioni complicate”.
Ancora un commento sulla Reggiana e sulla possibilità di riportare una piazza cosi storica in Serie A: ”Per prima cosa dobbiamo pensare a salvarci, la società ha fissato l’obiettivo e con umiltà dobbiamo credere in questo. Poi nel calcio può succedere di tutto e si può sognare, ma la prima cosa è salvarsi”.
Prosegue poi ancora l’ex allenatore del Frosinone: “Vediamo, ogni squadra ha il suo percorso. L’importante è partire con umiltà e pensare a lavorare”.