Andriy Shevchenko è atteso questa sera a San Siro per assistere alla partita di Champions League tra Atalanta, che ha chiesto in prestito lo stadio a Inter e Milan, e Shakhtar Donetsk. Il commissario tecnico dell’Ucraina, per festeggiare il suo compleanno, nel post partita andrà a cena con i suoi vecchi compagni di squadra tra i quali Paolo Maldini e Zvonimir Boban, due che occupano posizioni di prestigio all’interno del club meneghino.
In questi giorni di crisi, acuitasi con la doppia sconfitta casalinga degli uomini di Giampaolo, battuti prima dall’Inter nel derby e poi dalla Fiorentina dell’ex Vincenzo Montella, il nome dell’ex attaccante è stato accostato alla panchina rossonera e chissà che questa cena non possa rappresentare un punto di svolta della stagione.
Per ora si tratta solo di una suggestione, anche se sta prendendo quota: non è però facile immaginare che Shevchenko decida di abbandonare la panchina della nazionale del Paese ex sovietico, con la quale sta facendo molto bene nelle qualificazioni per Euro 2020. Ma di sicuro la tifoseria rossonera vedrebbe di buon grado il ritorno di una persona che ha scaldato i cuori con le sue giocate e le sue reti.
Il nome di Shevchenko è andato a unirsi a una lista di papabili, nella quale spiccano i nomi di Rudi Garcia, ex allenatore della Roma che tornerebbe molto volentieri in Italia, e di Claudio Ranieri, tecnico specializzato in situazioni complicate ma anche capace di un’impresa storica come la conquista della Premier League con il Leicester.
“Sono tanti anni che non siamo al livello di una volta. E’ una sofferenza per chi ama questa squadra”: ha detto poche ore fa Paolo Maldini nel ricevere il Tapiro d’oro da Valerio Staffelli. Frasi che molti hanno interpretato come un’assunzione di responsabilità relativa da parte del dirigente del club che fu di Silvio Berlusconi.
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