Non sarà un Mondiale come gli altri, e questo è ormai chiaro a tutti, ma ogni giorno aggiunge un tassello destinato a far discutere.
Nella conferenza stampa di presentazione il presidente della Fifa Gianni Infantino ha dichiarato: “Oggi mi sento del Qatar, arabo, africano, gay, disabile ed anche un lavoratore migrante” dimostrando solidarietà contro ogni forma di discriminazione. Ma a rincarare la dose schierandosi a difesa del presidente soprattutto per quanto riguarda le critiche mosse dalla comunità Lgbtq+ ci ha pensato Bryan Swanson, responsabile delle relazioni con i media della Fifa: “Sono qui in Qatar in una posizione privilegiata, di fronte a tutto il mondo, come uomo gay”.
“Alla Fifa ci prendiamo cura di tutti – ha concluso Infantino – sono pienamente consapevole del dibattito, capisco e rispetto le idee di tutti ma so anche costa stiamo combattendo”.