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Sinisa Mihajlovic è morto: la lotta al suo fianco di sua moglie Arianna Rapaccioni. Fino alla fine

La moglie e compagna Arianna aveva descritto anche attraverso i social la loro storia e la loro vita, anche contro la malattia che dal 2019 aveva segnato le loro vite

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Da sempre al suo fianco, come e più di una compagna, Arianna Rapaccioni è stata l’unica alla quale ha riconosciuto “di aver più pa**e di me”, per ricorrere a un’espressione che Sinisa Mihajlovic usava spesso ripetere, quando era chiamato a rispondere su una storia che ha attraversato decenni, società, delusioni e malattie.

Perché Sinisa Mihajlovic e Arianna Rapaccioni, ex ballerina e promettente conduttrice televisiva, hanno attraversato tutto e il contrario di quell’insieme in cui hanno messo amore, gioia e dolore e pure la leucemia. Un’esistenza uno per l’altra e per i loro figli, che hanno arricchito un legame profondissimo e intenso.

La storia e la famiglia di Mihajlovic con Arianna Rapaccioni

Arianna lo ha incontrata giovanissima, quando Sinisa era un giocatore della Lazio e si era presentata l’occasione di vivere una storia che sembrava distante, complicata eppure meravigliosa che aveva spinto entrambi ad avventure estreme, iperboli per vedersi, viversi. Arianna è sempre stata al suo fianco, fino alla fine.

Da quando Sinisa Mihajlovic aveva annunciato di avere la leucemia, sua moglie gli è stata accanto, in pubblico e in privato. E, più volte, nel corso di questi anni difficili, ha pubblicato alcuni post su Instagram pieni d’amore, a sostegno del marito. Aveva partecipato a pellegrinaggi e aveva sempre sostenuto in ospedale e all’esterno, anche in modo pubblico, suo marito, padre dei suoi figli.

Mihajlovic Fonte: ANSA

Sinisa Mihajlovic

Mihajlovic e la malattia: l’annuncio, il ritorno e l’esonero. Le tappe

L’annuncio della malattia era arrivato nel luglio del 2019, in una conferenza stampa che impose il silenzio dei presenti davanti alla sua commozione. Umana, umanissima frenata e contenuta dal suo coraggio che aveva interpretato come una filosofia di vita e che lo aveva portato a andare sempre oltre.

Poi l’allenatore del Bologna si era sottoposto al primo ciclo di cure. Ad agosto, per il rientro a casa, Arianna gli aveva organizzato – insieme ai figli – una piccola festa, documentata in un post su Instagram: ad aspettarlo, una distesa di palloncini e le foto appese nel salotto per accoglierlo nel modo migliore. Con amore e affetto:

“SORPRESAAAA! Bentornato a casa papà”, la didascalia di accompagnamento al post. Poi, nel 2020, ad aprile, ecco un nuovo post: si tratta di un selfie della coppia, che sorride dal letto di ospedale.

Lo scatto era stato realizzato in un momento di tenerezza, durante il ricovero al Policlinico Sant’Orsola dove l’ex campione e allenatore del Bologna si trovava per monitorare alcuni “campanelli d’allarme” circa il rischio ricomparsa della leucemia.

“Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza. Sei un Leone dal cuore tenero. Surprise”, scriveva Arianna, sempre presente e sempre vigile.

Mihajlovic e sua moglie Arianna nel 2015 Fonte: Getty Images

Sinisa Mihajlovic con sua moglie, Arianna Rapaccioni

La nascita della nipotina Violante

E, dopo i 34 giorni di ricovero, sempre Arianna – come testimone presente e attenta alle comunicazioni da consentire che filtrassero – aveva pubblicato la prima foto, sul suo profilo Instagram, del ritorno alla vita: una passeggiata a Roma, nei pressi del Laghetto di Tor di Quinto, con la piccola nipotina Violante (figlia di Virginia e del calciatore Alessandro Vogliacco), con la didascalia:

“La vera ricchezza”, la sua scelta per descrivere un doppio momento di serenità per entrambi con la loro nipotina.

Una gioia attesa e condivisa con entusiasmo, quando la leucemia sembrava meno aggressiva e gli aveva consentito anche di dare un pizzico di amore e ottimismo a Filippo Mondello, il campione scomparso a causa di un cancro e che aveva trovato anche nella forza dell’allenatore e dell’ex campione un esempio.

L’ultima dedica social di Arianna al suo Sinisa

Il 7 novembre scorso era poi apparsa un’altra dedica “social” – la più recente – di Arianna per Sinisa. Una foto li ritrae giovani e sorridenti. E la didascalia scritta dalla moglie di Mihajlovic per questa immagine è stata:

“L’ Amore è qualcosa di Eterno, l’aspetto può cambiare, ma non l’essenza”.

Come loro, come la loro famiglia costruita sacrificio dopo sacrificio, scelta dopo scelta. Insieme, fino alla fine.

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