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Sinisa Mihajlovic, il suo dramma nel libro della figlia Viktorija

Viktorija e Arianna Mihajlovic, ospiti a Domenica In di Mara Venier, hanno ripercorso la malattia e il loro dolore

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Sinisa Mihajlovic non è un uomo che si mostra volentieri nelle sue fragilità. Lo ha dimostrato nella sua lotta contro la malattia che l’ha colpito, la leucemia, e nella volontà di mostrarsi anche nei momenti più complessi e meno gradevoli del suo percorso. Sua moglie, Arianna Rapaccioni, gli è sempre stata accanto anche quando l’esplosione di ansia e sofferenza sembrava fosse incontenibile. I suoi figli sono stati quelli che ha definito: “la mia forza, la mia vita”.

Sinisa Mihajlovic: l’uomo, il padre, il dramma della leucemia

E forse per non lasciare scivolare via quel dolore che si comprende solo quando lo si incontra e si viene sopraffatti dalla sua violenza, che la maggiore, Viktorija, ha deciso di stendere un libro che ha raccontato come il campione stia affrontando questo difficile periodo.

Dalla loro casa di Roma, insieme alla mamma Arianna è intervenuta a Domenica In, ospiti di Mara Venier. Le due hanno delineato un ritratto di un uomo dal cuore grande e dalla forza immensa, spigoloso ma buono.

Viktorija ha presentato il suo libro, scritto come omaggio a suo padre, nel quale ha desiderato evidenziare i tratti di un padre presente e amorevole che le segue con costanza nelle loro ambizioni (con la sorella ha preso parte all’Isola dei Famosi e gode di una certa notorietà sui social).

Anche Arianna Rapaccioni, ex ballerina e moglie di Sinisa, è intervenuta arricchendo quanto affermato dalla sua primogenita con dettagli relativi al loro rapporto e alla loro vita insieme.

Arianna e Sinisa Mihajlovic: una vita insieme dal 1995

Il loro rapporto è nato all’epoca della Lazio, quando Mihajlovic iniziò a giocare a Roma nella squadra biancoceleste. L’occasione per incontrarsi e conoscersi fu bellissima, l’avvio di un grande amore che portò Arianna a scegliere di dedicarsi alla famiglia seguendo il marito nei suoi spostamenti. All’epoca era pronta a conquistare un posto al sole e a rendere quel sogno di bambina, diventare una ballerina e una showgirl, una professione proprio al fianco di Mara Venier.

“Ho smesso di lavorare per dedicarmi alla famiglia, ho scelto lui”, ha raccontato la Rapaccioni, che ha poi ricordato come tutto è accaduto in fretta. I loro cinque figli sono stati il pilastro e il fulcro della loro unione, eppure anche nella conferenza stampa che ha segnato il ritorno di Mihajlovic dopo il trapianto, il tecnico ha ricordato il valore e il ruolo di Arianna, anche nella malattia.

“Questi mesi sono stati abbastanza difficili, insieme abbiamo affrontato questo momento e continuiamo ad affrontarlo – ha spiegato Arianna –. Ci siamo dati forza a vicenda, gli sono stata sempre vicino. Ci siamo uniti ancora di più come famiglia”. Poi, la moglie di Sinisa ha rivelato un dettaglio dolcissimo: “Lui dava forza a me, perché io ero molto spaventata. Cercava di rassicurarmi e di rasserenarmi, perché io sono molto ansiosa. Anche nella malattia ha avuto una grinta pazzesca”.

Una grinta che mostra anche oggi, contro la leucemia, contro il coronavirus.

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