Non sono piaciute le parole di Ronaldo. Quando al Real Madrid hanno letto i giornali italiani con l’intervista in cui Cr7 elogiava l’umiltà della Juventus, paragonata a quella delle merengues, più d’uno ha storto il naso. Il portoghese aveva detto: “La Juventus è un club fantastico, con una organizzazione stupefacente, Qui i giocatori sono umili, lavorano molto. Sì, la mia impressione finora è fantastica. Posso dire che questo è il miglior gruppo in cui abbia giocato. Qui siamo una squadra, altrove qualcuno si sente più grande degli altri, invece qui sono tutti sulla stessa linea, sono umili e vogliono vincere. Se Dybala o Mandzukic non segnano, li vedi comunque felici, sorridono. Per me è bello, percepisco la differenza. Anche a Madrid sono umili ma qui sento che lo sono di più. È molto diverso da Madrid, questa è più una famiglia”.
LA REPLICA – E la sua “vecchia” famiglia non l’ha presa bene anche se in conferenza stampa, alla vigilia dell’ultima gara di Champions, il tecnico Solari ha provato a smorzare i toni, pur difendendo i suoi: “L’umiltà è la virtù dei grandi e lo spogliatoi del Real è grande e umile. Lo ha dimostrato. E’ grande in tutti i valori dello sport. Cristiano è nostro per sempre, è la storia viva del Real Madrid ma i suoi sentimenti nessuno li può giudicare. Sono suoi e appartengono alla sua intimità”. Un po’ meno soft Carvajal, anch’egli presente in sala stampa: “Ho rispetto per Cristiano Ronaldo ma lui è il passato. Quello che posso dire è che questa è una famiglia e mi ha sorpreso l’umiltà dei grandi personaggi che sono qui”. Poi Solari è tornato sull’attualità: “Non scelgo tra Liga e Champions, voglio tutte e due ed anche la Coppa del Re e il Mondiale per club, vogliamo rimanere vivi in tutte le competizioni, mi piacciono tutte”.
