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SONDAGGIO - Allegri e la Juventus: ha ancora senso continuare assieme?

Allegri, secondo voi, merita di concludere la stagione? O andrebbe esonerato prima? Ha sufficienti attenuanti dalla sua, oppure la situazione è del tutto irrecuperabile e bisogna troncare?

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L’avvio di stagione della Juventus, dopo le premesse nate da arrivi illustri come quelli di Paul Pogba e Angel Di Maria, è quanto di più deludente ci potesse essere. La sconfitta di Monza ha certificato una volta di più che la squadra fatica sia sul piano del gioco, sia su quello fisico. Ora, il popolo bianconero si interroga sul proprio futuro e si domanda: ha ancora senso continuare con Max Allegri?

Un ritorno nato sotto bel altre premesse: l’Allegri 2.0

Tornato a Torino dopo due anni di assenza e con le stigmate del salvatore della patria, Max Allegri ha deluso le aspettative. Il primo anno, con una squadra per gran parte non costruita secondo il suo credo ma ereditata dalle precedenti gestioni di Sarri e Pirlo, Max ha centrato l’obiettivo quarto posto con quattro giornate di anticipo, ma la sua Juventus è stata eliminata in malo modo agli ottavi di Champions dal Villarreal e ha perso due finali, quella di Supercoppa e quella di Coppa Italia (entrambe contro l’Inter). Partiti malissimo in Campionato, i bianconeri hanno recuperato piano piano, arrivando a sognare di rientrare a sorpresa in lotta per lo Scudetto, salvo poi dover abdicare a pochi metri dal traguardo. Si è dunque vista una crescita, al netto delle perdite (enormi) di Federico Chiesa a metà stagione e di CR7 addirittura all’inizio, al netto dell’arrivo di Dusan Vlahovic a gennaio. Tutto ciò faceva quindi ben sperare per l’anno successivo e una campagna acquisti tutto sommato buona, tra cessioni e arrivi, non aveva fatto che consolidare queste speranze. All’atto pratico, però, i tifosi hanno dovuto assistere inermi a un’involuzione della propria squadra, apparentemente incapace di affrontare alla pari un qualsiasi avversario.

Andare avanti assieme: perchè sì e perchè no

Partiamo subito mettendo le mani avanti: Allegri ha una grande dose di colpe. Ma non tutte. La sua Juventus è apparsa spenta, a tratti apatica, e incapace di reggere sul piano fisico contro qualsiasi avversario. Ma, se sul piano della tattica si può additare l’allenatore, su quello fisico no. O, almeno, in parte. I bianconeri hanno dovuto fare i conti con assenze enormi, sino a qui, e, di fatto, non hanno potuto godere quasi per niente dei due acquisti principali dell’ultima sessione estiva: Paul Pogba e Angel Di Maria. Il primo, alle prese con un infortunio al ginocchio che lo ha costretto a operarsi, non ha mai visto il campo. Il secondo, invece, è stato fermato da qualche noia muscolare dopo una prima partita da urlo contro il Sassuolo ma oggi si è fatto espellere ingenuamente. Se contiamo, inoltre, che Chiesa è ancora fermo ai box, che Leandro Paredes è arrivato l’ultimo giorno di mercato e che il reparto terzini è ai minimi storici, è facile comprendere come Allegri abbia più di qualche attenuante. Una rosa, per forza di cose, così corta implica anche avere pochissimi ricambi e con un calendario congestionato per via dei Mondiali in Qatar, sono sempre gli stessi a scendere in campo. Senza avere modo di rifiatare.
Tuttavia, le lacune sul piano tattico restano. Oltre alla bruttissima abitudine, già vista l’anno precedente (e a dire il vero anche con Sarri e Pirlo) di staccare completamente la spina a vantaggio acquisito, o comunque ben prima della fine della partita: la Juventus, quest’anno, gioca se va bene 45 minuti. In alcuni casi, come contro il Benfica, la Sampdoria, la Salernitana e la Fiorentina anche meno, circa 30.
In ultima analisi, rimangono due problemi con cui fare i conti: la durata del contratto che lega Allegri alla Juventus e la mancanza di alternative valide sul mercato. Max, al momento del suo ritorno, ha siglato un accordo per ben 4 anni a 7 milioni di euro più bonus a stagione. Inutile dire quanto questo pesi come un macigno sui conti della società bianconera che, in caso di esonero, dovrebbe comunque continuare a pagare per il resto della durata del contratto. In secondo luogo, chi sarebbe il suo sostituto? Ad oggi, non ci sono nomi di grande rilievo privi di contratto. Vero, c’è Zinedine Zidane, ma l’ex Real Madrid sta aspettando una chiamata dalla nazionale francese. Si è appena liberato Thomas Tuchel, ma il suo stile di gioco è sin troppo simile a quello di Allegri. In ultima istanza ci sarebbe Roberto De Zerbi, reduce dalla fallimentare avventura con lo Shaktar Donetsk, ma il suo nome non scalda le stanze di comando della Juventus

Ora, però, tocca a voi: diteci la vostra nel sondaggio qui sotto. Allegri, secondo voi, merita di concludere la stagione? O andrebbe esonerato prima? Ha sufficienti attenuanti dalla sua, oppure la situazione è del tutto irrecuperabile e bisogna troncare?

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