Doveva essere la sua partita: quella giocata contro il suo compagno Cristiano Ronaldo, disputata al Wanda Metropolitano (stadio dell’Atletico Madrid che detiene ancora il suo cartellino), ma Spagna-Portogallo per Alvaro Morata è stato un incubo.
Almeno tre occasioni da goal divorate, l’ultima nei minuti di recupero a tu per tu con il portiere avversario, con la palla che ha beccato in pieno la traversa.
Fischi, urla e anche voci nitide dagli spalti che avranno fatto molto male ad Alvaro: “Morata, quanto sei scarso”.
Fischi assordanti al triplice fischio dell’arbitro, con il pubblico che in Spagna per la prima volta tornava allo stadio e non voleva certamente assistere ad uno zero a zero.
Ma Luis Enrique, commissario tecnico della Spagna, ha difeso a fine partite Alvaro Morata con queste belle parole:
“Non mi preoccupa. Si è speso al massimo nel pressing, è stato attivo, ha dato fastidio ai difensori, facendo un lavoro incredibile e tante buone giocate. Bisognerebbe alzarsi e applaudire, non criticare. Ma evidentemente sono io che non capisco nulla di calcio. Io l’ho visto bene, anche dal punto di vista del morale”.
Il commissario tecnico della Spagna sa bene che deve riuscire a risolevvare il morale e la fiducia di Morata, visto che sarà probabilmente il suo attaccante titolare agli imminenti Europei.