Forse una visitina in officina sarebbe opportuna. Perché ormai i problemi al cambio cominciano a diventare una triste abitudine per l’Inter, soprattutto quando affronta la Juve. L’utilitaria nerazzurra regge bene il confronto per un bel po’, al cospetto della possente auto da corsa in livrea bianconera. Poi però puntualmente s’inceppa. E alla fine resta in panne. Quando? Ogni volta che Spalletti prova a cambiare marcia, effettuando una sostituzione tattica. È accaduto nel finale dello scorso campionato e la storia si è ripetuta ieri allo Stadium.
Lo sciagurato Santon – Nella sfida di fine aprile a San Siro, quella dell’eroico ribaltone in dieci contro undici e della tenace resistenza fino a pochi minuti dal termine, la differenza l’ha fatta una sostituzione sbagliata nel finale. Dentro Santon, fuori Perisic. Anzi no: visto che Perisic non vuole uscire dal campo, fuori Icardi. E in due minuti, proprio nella zona presidiata dal nuovo entrato, ecco i due gol che hanno consegnato lo scudetto alla Juventus. Prima quello di Cuadrado, poi quello di Higuain. Anche De Laurentiis, presidente del Napoli beffato dalla contro-rimonta bianconera, tuonò in quella occasione: “Spalletti ha sbagliato il cambio”.
L’inspiegabile Borja Valero – Ora la storia si è ripetuta allo Stadium. Inter spumeggiante per quasi un’ora, capace di creare tre occasioni nitide per passare in vantaggio. A destra sono le scorribande di Politano – pericolosissimo in avvio di ripresa dopo un clamoroso errore di Matuidi – a creare i maggiori problemi alla Juventus e Spalletti che fa? Lo sostituisce con Borja Valero. Risultato? Le veloci ripartenze nerazzurre sono frenate sul nascere dai ritmi compassati dello spagnolo. L’Inter smette di giocare, anche prima di subire il gol di Mandzukic. Resta in panne, ancora una volta. E a svoltare è la Juve.
Cambio di marcia – Dopo 15 partite i nerazzurri, che molti vedevano alla pari della Juve alla vigilia del campionato, hanno già 14 punti di svantaggio. Non sono neppure i primi antagonisti dei bianconeri, visto che il Napoli viaggia a ritmi sensibilmente più sostenuti. Icardi e soci sembrano destinati ancora a sgomitare per un piazzamento in Champions, nonostante gli ingenti investimenti effettuati in sede di mercato e le ambizioni sbandierate da Suning in estate. Serve un cambio di marcia. Altrimenti, i vertici cinesi potrebbero pensare anche a un cambio di guida tecnica, al termine dell’ennesima stagione avara di grandi soddisfazioni.