Il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti alla vigilia del derby d’Italia torna sulle polemica che ha travolto J TV, il canale tematico della Juventus, dopo le parole del presidente di “Comunicazione bianconera” Sandro Pellò (“Io sogno di asfaltarli, cancellarli dal pianeta, togliere loro ogni piccolo barlume, desiderio, speranza di essere una squadra normale. Devono stare nelle fogne dove sono stati negli ultimi anni, nei tombini nascosti al buio”).
“Per quel che riguarda i messaggi brutti ricevuti – spiega Spalletti -, penso che più che agli interisti dovrebbe chiedere scusa a tutti quelli che sono stati costretti davvero a nascondersi nelle fogne. Mi sentirei molto in imbarazzo a lavorare con vicino una persona che la pensa così e probabilmente saprei cosa fare”.
Sul match con i bianconeri: “Ora abbiamo una precisa identità e sappiamo che possiamo competere a questi livelli. Per raggiungere i nostri obiettivi serviranno tanti punti e ogni partita deve essere l’occasione per portarne a casa. Ecco perché andiamo a Torino per vincere”.
Servirà una gara di carattere sin dal primo pallone. Anche perché Allegri è uno dei migliori a cambiare volto alla squadra a partita in corso. Noi dobbiamo essere bravi a rispondere sempre con la mossa giusta. E in questo ci potrà aiutare il giusto atteggiamento con cui dovremo scendere in campo. Alla fine questo è comunque il derby d’Italia, con tutte le responsabilità che comporta, ma non dobbiamo caricarla troppo. Chi toglierei alla Juve? Allegri”.
Da parte bianconera, Allegri non ha ancora risolto i dubbi sulla formazione iniziale: “Qualcuno ha giocato molto e sabato riposerà. Buffon sarà difficilmente della partita. Dybala? Ho ancora dubbi per domani specialmente in attacco, speriamo questo sole me li schiarisca…”.
“Molti sono acciaccati – precisa Allegri -, Gigi, Lichtsteiner, Mandzukic. Alcuni non sono in condizione perché hanno saltato degli allenamenti, come Pjanic e Dybala che devono trovare una buona condizione. Abbiamo ora 15 giorni dove abbiamo la possibilità di lavorare e migliorare la condizione di tutta la squadra e dei singoli che ne hanno bisogno”.
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