La FIA cambia il proprio statuto e definisce un nuovo perimetro per quanto riguarda i poteri della governance e in particolare del suo presidente. Tuttavia pare serpeggiare una certa preoccupazione riguardo le competenze che assumerà Mohammed Ben Sulayem.
- Statuto FIA, le novità sulla revisione contabile
- Perché le modifiche sul comitato etico: la FIA non vuole fuga di notizie
- Troppo potere nelle mani di Ben Sulayem?
- Le preoccupazioni di David Richards
Statuto FIA, le novità sulla revisione contabile
Il 75% dei votanti aventi diritto ha dato oggi il via libera alle modifiche dello statuto FIA nel corso dell’Assemblea Mondiale tenutasi in Ruanda. In buona sostanza, cambiano le competenze del responsabile della conformità, o meglio verrebbero trasferite direttamente al presidente FIA e a quello del Senato della Federazione Internazionale, attualmente Carmelo Sanz De Barros.
Il comitato di revisione contabile perderebbe di conseguenza il potere di indagine indipendente sulle questioni finanziarie, che invece passa nelle mani del presidente del Senato (l’eventuale attività di indagine scatterebbe solo su sua richiesta). Novità, infine, anche per il comitato etico: i reclami non saranno più supervisionati dal Senato ma direttamente dal suo presidente e da quello FIA.
Perché le modifiche sul comitato etico: la FIA non vuole fuga di notizie
Quest’ultimo punto, ha spiegato la Federazione, si è reso necessario per la preservazione e il rafforzamento dell’indipendenza del comitato etico (che ora riferirà anche al presidente FIA, e prima solo a quello del Senato), in modo da ridurre “il coinvolgimento dell’amministrazione della FIA nel suo funzionamento”.
L’organo avrà ora “il potere di valutare in modo indipendente se avviare o meno un’indagine”. La modifica delle peculiarità del comitato etico nasce inoltre, spiegano sempre dalla FIA, per evitare le “continue” fughe di notizie e informazioni riservate sui media, che ora saranno invece limitate.
Tuttavia, le due massime cariche FIA potranno pur sempre coinvolgere i membri del Senato o della Federazione “nella discussione o nell’attuazione di qualsiasi raccomandazione della commissione etica”, come riporta Motorsport.com. Insomma, la FIA con il voto di oggi ha stretto le maglie sulla riservatezza dei rapporti della commissione etica, anche per proteggere chi denuncia e chi viene denunciato, spiegano ancora dalla Federazione.
Sul ruolo del comitato di revisione, si specifica inoltre che esso “è un organo consultivo del Senato e che deve operare entro i limiti dello statuto della FIA”. Le novità dello Statuto specificano quindi la natura di “organo di supporto del Senato” del comitato.
Troppo potere nelle mani di Ben Sulayem?
Come abbiamo detto però, dal mondo del motorsport, e in particolare dai team di F1, si guarda con una certa apprensione in merito a queste novità. Si teme un accentramento di potere nelle mani di Ben Sulayem, che tra le altre cose potrà inoltre nominare con l’omologo del Senato il responsabile della conformità e anche il capo del comitato epico. Il presidente FIA, insomma, controllerà due settori molto delicati.
Le modifiche allo Statuto arrivano tra l’altro in un momento in cui c’è qualche tensione tra Ben Sulayem e la GDPA, ovvero la Grand Prix Drivers’ Association, che per bocca del suo responsabile George Russell ha chiesto l’introduzione dei commissari permanenti per i GP. Richiesta rispedita al mittente con certo sprezzo dallo stesso presidente FIA.
Le preoccupazioni di David Richards
Ma le novità decise in Ruanda potrebbero allargare il fronte dei malumori. Come riporta Motorsport.com, un peso massimo come David Richards, fondatore di Prodrive e che siede nel Consiglio Mondiale in rappresentanza del Regno Unito, ha espresso la propria preoccupazione alla BBC poiché queste modifiche potrebbero minare l’affidabilità della FIA agli occhi delle altre organizzazioni mondiali, più restie a lavorarci assieme se non venissero rispettati gli standard di equilibrio dei poteri nella corporate governance. Dello stesso parere Oliver Schmerold, a capo della Federazione motorsportiva austriaca.