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Strage di Uvalde, lo sfogo di Kerr. E Dallas salva l'onore

Al termine del match perso contro i Mavericks, ora sotto 1-3 nella finale a Ovest, il coach di Golden State va all'attacco commentando il massacro della scuola elementare: "I senatori antepongono i propri interessi alle vite dei bambini".

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Strage di Uvalde, lo sfogo di Kerr. E Dallas salva l'onore Fonte: Getty

Dallas salva l’onore ed evita il clamoroso sweep nella semifinale della Western Conference. All’American Airlines Center i Mavericks battono Golden State 119-109 portando sull’1-3 per Curry e compagni il risultato di una serie il cui esito non sembra tuttavia poter essere messo in discussione. Già venerdì la squadra di coach Kerr avrà la possibilità di chiudere il conto e volare alla sesta finale negli ultimi otto anni, ma per farcela servirà un approccio differente a quello che in gara-4 ha fatto la fortuna di un avversario rabbioso.

I Mavs hanno infatti dominato chiudendo già il primo tempo con un vantaggio in doppia cifra (+11), archiviando la pratica alla fine del terzo quarto (+14). Golden State va anche sotto di 34 punti prima del sussulto finale con risalita fino a -8, in una notte fatalmente segnata dalla tragedia di Uvalde, dove un ragazzo di 18 anni ha fatto irruzione in una scuola elementare sparando all’impazzata e uccidendo 19 bambini dopo aver acquistato due fucili nel giorno del 18° compleanno e sparato alla nonna.

Dura la presa di posizione del coach di Golden State Steve Kerr, che al termine del match ha rifiutato qualsiasi domanda inerente alla partita: “I senatori non vogliono votare questa cose per conservare il potere. Ricordatelo: antepongono il loro interesse alla vita dei nostri bambini”.

“Quando faremo qualcosa? Sono stanco. Sono stanco dei momenti di silenzio. Basta. Voglio solo porgere le mie condoglianze alle famiglie delle vittime. Non è successo niente con la nostra squadra nelle ultime sei ore. Qualsiasi domanda sul basket non ha importanza” ha aggiunto Kerr prima di lasciare la sala stampa.

Golden State non ha mai trovato le necessarie contromisure alla quasi perfezione di Dallas da tre: Luka Doncic e compagni chiudono con 20/43 dalla lunga distanza. Lo sloveno sfiora la doppia tripla doppia con 30 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, trovando finalmente collaborazione nel resto della squadra: doppia cifra per Jalen Brunson (15), Maxi Kleber (13) e Spence Dinwiddie (10), mentre da Dorian Finney-Smith fa pentole e coperchi tra difesa e attacco, con ben 23 punti a referto.

Gli Warriors hanno dato l’impressione di non disdegnare la possibilità di chiudere la serie in casa, fermandosi ai 20 punti di Curry (7/16 al tiro) e ai 17 di Kuminga, protagonista del vano tentativo di rimonta nel finale.

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