Non solo intercettazioni, anche un video dell’esame, testimonianze, retroscena su presunti scambi di favori: sta diventando un pozzo nero il caso-Suarez con l’Università di Perugia che rischia grosso con l’accusa di truffa per aver favorito la promozione dell’attaccante uruguaiano che piaceva alla Juventus. Di certo c’è che, nonostante tanti capi di accusa, al momento non risultino indagati nè il giocatore (che pure avrebbe dovuto essere a conoscenza della truffa stando alle ricostruzioni), nè tantomeno il club bianconero.
Chirico ricorda Calciopoli
Da qui parte Marcello Chirico per smontare il plotone d’esecuzione contro la Vecchia Signora. Il giornalista de Il Bianconero ricorda i fatti di 14 anni fa (“dopo Calciopoli, nel calcio tornano d’attualità le intercettazioni. Quelle servite nel 2006 per spedire in Serie B la Juventus e che adesso in tanti sperano possono tornare di nuovo utili per il medesimo scopo”) e prova a far chiarezza sulla vicenda.
Chirico si aggrappa alle parole del colonnello Sarri
Scrive Chirico: “Quell’esame a Perugia Suarez lo ha fatto perché a prenotarglielo è stata la Juventus, com’era noto a tutti. E Sarri, il colonello, è stato chiaro: “Non c’è stata alcuna pressione esterna, è stata un’iniziativa di chi lavora all’Università ammaliati da un personaggio del genere. La Juve non è indagata”. Sempre che non emerga dell’altro, e c’è chi ovviamente ci spera”.
Chirico ricorda il precedente di Recoba
“Stiamo parlando di un giocatore che non ha giocato neanche una partita in maglia bianconera. Impossibile, quindi, realizzare un ipotetico illecito. Per giunta, la giustizia sportiva potrebbe entrare in gioco nel caso la Juventus avesse acquisito dei vantaggi sul campo, ma questo né si è verificato e nemmeno si verificherà. Come accadde invece ad un altro uruguagio che disputò oltre 200 partite in Serie A grazie ad un passaporto comunitario falso, e la società che glielo procurò se la cavò con un multone da 2 miliardi di lire. Per usare le parole di Sarri, il colonnello, “sulla Juventus non abbiamo evidenze particolari”. I giustizialisti a oltranza si asciughino la bava sulla bocca”.
Tifosi juventini invocano l’intervento del club
Sul web però si percepisce la preoccupazione del tifosi juventini: “Spero solo che il mio presidente difenda in ogni sede possibile la società e non la abbandonino a se stessa come nel 2006” o anche: “Perché la Juve non reagisce? Non si può sopportare questa gogna mediatica” e ancora: “visti i precedenti e visto l’ambiente sociale e sportivo in cui ci muoviamo, prepariamoci a fronteggiare situazioni spinose: è vuoi che Cartonati & C, almeno non ci provino?” e infine: “Presidente Agnelli, si attivi fin da subito prima che il famoso “sentimento popolare” ci faccia tornare ai tempi del 2006. E’ decoroso per la Società subire queste palate di m…a da parte di tutti gli organi di informazione?”.