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Superlega, Reichart elogia Adl e avvisa: in pubblico dicono no poi mi chiamano, gli scenari

Il manager tedesco si è detto ottimista sulla possibilità di convincere i club. Che non sarebbero così contrari come invece affermano pubblicamente

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

L’uomo del momento nel mondo del calcio è Bernd Reichart. Il CEO di A22 Sports Management ha vinto la battaglia contro UEFA e FIFA e ha annunciato che la Superlega si farà. Resta da capire come e con chi ma il manager tedesco è convinto che gradualmente tutti i club si convinceranno della bontà del progetto avviato in collaborazione con Real Madrid, Barcellona e con la vecchia Juventus targata Andrea Agnelli. Ecco quanto svelato dal n.1 di un torneo che potrebbe rivoluzionare interamente il sistema del pallone.

Superlega necessaria: i club lo capiranno

Non tutti hanno espresso la propria adesione nei confronti della Superlega, anche se per Bernd Reichart è solo questione di tempo: “Sono convinto di questo e le cose sono abbastanza chiare – le parole riportate dal manager a Sportmediaset -. I club lo capiranno, chi prima e chi dopo ma presto si renderanno conto che questa è una grandissima opportunità. Un’occasione che sarà determinante per il loro futuro“. Anche perché la situazione attuale non è delle migliori: “Le nuove competizioni serviranno a migliorare le situazioni finanziarie e i problemi economici dei club“.

Un calcio gratis per tutti

Uno degli aspetti più rilevanti del nuovo torneo sarebbe nella possibilità di vederlo gratis in TV: “Siamo convinti che le migliori partite, con in campo i più grandi calciatori, hanno la forza di raggiungere miliardi di persone nel mondo – spiega Reichart -. Questa è una grande opportunità: le piattaforme streaming e le tecnologie avanzate di oggi potranno aiutarci. Il grande calcio su un’unica piattaforma gratuita eliminerà anche la pirateria, che oggi è un grave problema“.

Reichart e De Laurentiis: c’è feeling

Chi ha compreso le potenzialità della Superlega in Italia è Aurelio De Laurentiis: “L’ho incontrato in occasione della sfida tra il Napoli e il Real Madrid. Abbiamo avuto una bella conversazione. L’ho apprezzato. È un uomo che non ha paura e sa esattamente cosa fare. Conosce i suoi tifosi e cosa è meglio per il club. Di certo non è spaventato da un sistema che minaccia solo sanzioni“. A Cadena Ser Reichart avrebbe smentito le resistenze di alcune società nei confronti del nuovo che avanza: “Alcuni dei club che oggi dicono ‘no’ mi hanno chiamato per spiegarsi: ‘Diciamo no, però siamo qui“.

Il no della SuperLega al mondo arabo

Insomma le opposizioni da parte del mondo del calcio, apparentemente esplicitate, non sarebbero così ferree secondo quanto rivelato dal manager di A22 Sports. Che ha comunque chiuso agli arabi spiegando che si tratta di un progetto esclusivamente riservato ai club europei. Vedremo se e quando partirà, anche se tutto sembrerebbe già scritto con tre campionati che andrebbero a sfidare l’attuale Champions League. Nessun impatto, invece, quanto meno nelle intenzioni, sui tornei nazionali.

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