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Il campione di surf Chris Davidson muore dopo un'aggressione subita all'ingresso di un pub

L'ex campione australiano è stato preso a pugni e, cadendo, ha sbattuto la terra sul marciapiede: per lui non c'è stato nulla da fare, nonostante la corsa in ospedale. Era stato capace di battere la leggenda Kelly Slater

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Il campione di surf Chris Davidson muore dopo un'aggressione subita all'ingresso di un pub Fonte: IPA

Era stato uno dei più ammirati surfisti australiani degli ultimi dieci anni, ma la sorte aveva in serbo per lui una autentica beffa che ha funestato, ancora una volta, il mondo del surf e dello sport segnato da questa assurda perdita della quale i media britannici hanno dato conferma. Chris Davidson, 45 anni, è morto dopo aver sbattuto la testa sul marciapiede a seguito di un’aggressione subita all’esterno di un pub, a nord di Sydney sabato scorso.

Il campione è stato preso a pugni e, accasciandosi, ha colpito violentemente con il capo a terra: un urto di una tale violenza da imporre l’intervento immediato dei soccorsi: purtroppo per Davidson non c’è stato nulla da fare: è spirato, poco dopo il ricovero, nel vicino ospedale di Kempsey.

La rissa finita in tragedia per Chris Davidson

La rissa sarebbe esplosa nella serata di sabato tra Davidson e un uomo, identificato in un 42enne di South West Rocks domenica mattina e lo ha accusato di aggressione; negata la libertà su cauzione è comparso davanti al tribunale di Port Macquarie. Secondo i media locali, ricomparirà davanti al giudice a novembre per rispondere dell’aggressione e delle percosse che hanno causato la morte del campione.

L’emozione, nel mondo del surf e nel circuito professionistico, è notevole: Davidson, che è cresciuto facendo surf a North Narrabeen sulle spiagge settentrionali di Sydney, ha gareggiato nel tour mondiale di surf professionistico nel 2010 e nel 2011 lasciando un segno importantissimo.

Tanto da imporre anche alle istituzioni federali un ricordo sentito e partecipe, come avviene in un contesto troppo spesso colpito da avvenimenti drammatici, come avvenuto per la morte di Oscar Serra o dei giovani surfisti olandesi rimasti vittime del maltempo.

Fonte: Getty Images

Un momento agonistico

Il ricordo del surfista campione

Surfing Australia afferma che la comunità di questo sport è in lutto per la perdita dell’uomo affettuosamente conosciuto come “Davo”.

“Davo era un surfista incredibilmente talentuoso e una vera personalità nel nostro sport e nella nostra comunità”, ha affermato l’organizzazione in un post su Facebook.

“I nostri pensieri vanno ai suoi due figli, agli amici e alla famiglia in questo momento”.

L’omaggio di Kelly Slater

L’undici volte campione e autentica leggenda vivente della World Surf League, Kelly Slater, ha voluto ricordare l’avversario che lo aveva battuto due volte (lui aveva una wild card) in due manche consecutive a Bells Beach come jolly di 19 anni nel 1996, lo ha definito uno dei surfisti più talentuosi che abbia mai conosciuto.

“Ho perso un altro soldato ieri. #RipChrisDavo. Ho avuto molte belle battaglie con questo ragazzo”, ha detto Slater su Instagram.

Chi era Chris Davidson

Davidson, cresciuto facendo surf a North Narrabeen sulle spiagge settentrionali di Sydney, ha gareggiato nel tour del campionato della World Surf League nel 2010 e nel 2011.

Il suo miglior risultato è stato un pareggio per il terzo posto all’evento del Portogallo del 2010, quando è stato sconfitto di poco da Slater, che ha vinto l’evento. “Mi sentivo come se avessi surfato abbastanza bene contro Kelly, ma quando va e tira un 360 Alley-Oop su un’onda nulla, è difficile reagire”, ha detto Davidson alla rivista di surf Tracks in quel momento.

L’amico Nathan Hedge ha detto allo show di Nine’s Today che la morte di Davidson è stata tragica: era un personaggio unico, di buon cuore, carismatico e l’anima della festa.

“Voleva solo assicurarsi che anche tu ti divertissi”, ha detto ricordandolo.

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