Il Consiglio Federale della FIGC ha approvato all’unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più club professionistici, stabilendo inoltre l’obbligo di tempestiva dismissione, pena la decadenza dell’affiliazione di quelle società che dovessero salire dalla Lega Pro alla Serie D.
Tale decisione riguarda anche i casi già esistenti come quelli del Bari (di proprietà della Filmauro, e quindi della famiglia De Laurentiis al pari del Napoli) e del Mantova (il presidente del Verona, Maurizio Setti, è socio di maggioranza del club), per i quali è stato dato tempo per la dismissione entro l’inizio della stagione 2024/2025.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha annunciato lo stop alle multiproprietà nel mondo del calcio in una conferenza stampa. “Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà – si legge sul sito ufficiale della FIGC – e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti, concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società”.
Attraverso tale divieto quindi, verranno evitati nuovi casi come quelli che hanno riguardato Lazio e Salernitana, due società con proprietà riconducibili a Claudio Lotito.