Virgilio Sport

Szczesny: io tra i migliori al mondo con Yashin e Buffon, Lewandowski e l'incubo del ping-pong

Il polacco racconta come ha intuito il rigore di Mbappé: studio, analisi e meditazione dietro la parata che ha acceso il Clasico con il Barcellona

Pubblicato:

Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sulle interviste ai grandi protagonisti

35 anni, polacco, tra i numero uno più esperti in circolazione nel mondo del calcio. Ma anche un personaggio spesso border line con i suoi video diffusi sui social mentre fuma il sigaro, specialmente dopo alcune vittorie sensazionali. Wojciech Szczesny, per nove anni in Serie A, sette alla Juventus e due alla Roma, è ora al Barcellona e nel super derby con il Real Madrid si è comunque consacrato come uno dei protagonisti della serata nonostante la sconfitta blaugrana. Le parole del polacco su Buffon e la classifica dei migliori portieri, poi l’aneddoto su Lewandowski.

Tra leggerezza e ironia: “Buffon, Yashin, Neuer, Cech… e io!”

Nel corso di una chiacchierata sul canale YouTube del Barcellona, Szczesny ha mostrato anche il suo lato più divertente e autoironico. Dopo aver ricordato le sue parate a Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar, ha scherzato: “Ho perso tutte e tre le partite… Le paravo sempre quando non servivano a nulla”. Alla domanda sui migliori portieri della storia, ha risposto con un sorriso: “In ordine, dico Buffon, Lev Yashin, Manuel Neuer, il miglior Peter Cech… e me, perché no?”. Poi ha aggiunto ridendo: “Non è vero”.

Tra musica, amicizie e il segreto su Lewandowski

Oltre al calcio, Szczesny ha confessato alcune passioni e curiosità. Ama suonare il pianoforte e non disdegna il canto: “Non dico di essere bravo, ma non sono neanche terribile”.

Ha anche scherzato sul suo compagno Lewandowski: “Un segreto di Lewandowski? Te ne svelo uno cattivo. Non dico che sia scarso ma non sopporta di perdere a ping-pong”. Infine, un tocco di vanità: nella sua rubrica telefonica, il numero più celebre è quello di Cristiano Ronaldo.

Lo studio maniacale dei rigoristi

Ed ecco ora i suoi segreti. L’ex numero uno di Roma e Juventus ha spiegato in una diretta su YouTube come sia riuscito a intuire la direzione del tiro dagli undici metri del francese. Non si è trattata di fortuna, ma di un lavoro minuzioso di preparazione e analisi per il portiere polacco. Szczesny ha rivelato che la sua preparazione ai rigori è frutto di uno studio dettagliato: “Prima di ogni partita studio molto. Guardo gli ultimi venti rigori battuti dai due o tre tiratori principali di ogni squadra”.

Il portiere polacco analizza postura, movimenti, tempi di rincorsa e perfino il contesto della partita, perché – spiega – “alcuni calciatori cambiano modo di tirare a seconda del risultato o del momento della gara”. Aggiunge, infine, il portiere polacco nel racconto dei retroscena di Real Madrid-Barcellona: “È così che mi ha fatto gol l’ultima volta dal dischetto e sapevo che avrebbe scelto la stessa direzione. Poi bisogna pregare per raggiungere la palla”.

Il segreto della calma: la meditazione

Oltre alla parte tecnica, il portiere polacco cura anche quella mentale. Prima di ogni match, e perfino durante l’intervallo, pratica esercizi di respirazione e meditazione: “Mi distacco dalle mie emozioni. Effettuo esercizi di respirazione prima di ogni partita e anche durante l’intervallo. Non mi interessa se tutti mi guardano nello spogliatoio”.

Clicca qui per le ultime news sulla Liga

Leggi anche:

ENEL

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...