Da Cr4 a Cr7 il passo è breve. Lasciata la trasmissione #CR4 – La Repubblica delle Donne, sembra pronta una nuova avventura professionale per Piero Chiambretti. Il giornalista torinese, uscito da poco dall’incubo del Corona Virus che gli ha strappato via anche la madre, potrebbe essere il nuovo conduttore di Tiki Taka, il talk-show sportivo di Mediaset che era stato sospeso durante il lock-down
Chiambretti aveva pensato di lasciare la tv
Recentemente, in un intervista a La Stampa, il presentatore aveva rivelato l’enorme dolore che ha vissuto in questo 2020, con la malattia e la perdita di sua mamma Felicita e la sua stessa malattia: “Non so se tornerò in tv, la mia vita è cambiata” –aveva detto Chiambretti – Vorrei che l’anno nuovo portasse vita nuova. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto prima, qualcosa di diverso”.
Chiambretti scelto per condurre Tiki Taka
Detto fatto: Mediaset gli ha proposto la conduzione di Tiki Taka, al posto di Pierluigi Pardo spesso al centro di polemiche nell’ultima stagione. Parlando all’Adn Kronos Chiambretti ha spiegato: “Ci sono stati diversi incontri sull’ipotesi di una mia conduzione a ‘Tiki Taka’, ma ancora non c’è nessuna firma, nessuna ufficialità. Se dovessi farlo, però, il calcio farà un passo avanti e io un passo indietro. Entrerò in punta di piedi, così sono anche più alto”.
Chiambretti spiega come sarebbe il programma
Le idee però ci sono: “Cercherei di stare al mio posto, il protagonista è il calcio, il calcio parlato. Io sono un appassionato di calcio ma ci tengo a precisare che non sono né un giornalista, né un ex calciatore né un allenatore, sono semplicemente un tifoso con l’esperienza di tutti quelli che seguono il calcio da quando hanno sette otto anni”.
Molti ricordano come l’esperimento Bonolis a condurre 90esimo minuto su Canale 5 quasi 15 anni fa fu deludente, Chiambretti forse pensa anche a lui quando dice: “Tutte le commistioni degli ultimi anni, dove il calcio si è fuso con l’intrattenimento, sono state sempre dei disastri e questo perché l’intrattenimento superava forse l’interesse per il calcio. Quindi, dato che questo è un programma di calcio, la prima cosa che farei è metterci il massimo dell’impegno, ma facendo un passo indietro. Potrei esserci e non esserci. Il Dio pallone deve vincere, non va sgonfiato ma anzi va esaltato”.