Sette. Sono tanti i ciclisti italiani che sabato prenderanno parte al Tour de France. Si tratta di Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Daniel Oss (TotalEnergies), Jacopo Guarnieri (Lotto), Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team), Luca Mozzato (Arkéa-Samsic) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek). E di questi cinque sono al Tour per aiutare un capitano: Trentin per Pogacar, Oss per Sagan, Guarneri per Ewan, Moscon per Cavendish. Uomini capaci di vincere ma che sono al Tour con scopi diversi. Possibilità di azione, invece, per Mozzato e Ciccone. Il corridore della Arkéa-Samsic, secondo quanto scrive l’ex ct azzurro Davide Cassani sulla Gazzetta, “ha possibilità di centrare una vittoria di tappa anche se dovrà correre in modo diverso, perché l’unica chance è quella di azzeccare la fuga”. Per quanto riguarda Ciccone, invece, ha “lo spirito giusto per fare un ottimo Tour, dove ci arriva per la prima volta fresco, senza aver corso prima il Giro. In questo periodo non ha perso tempo perché si è anche sposato. Può davvero fare una grande corsa”. Ma il numero di italiani presenti alla Grande Boucle deve far riflettere. “Abbiamo sette ottimi corridori e speriamo che riescano a tenere alta la bandiera italiana, però se non cambiamo qualcosa nel nostro movimento continueremo ad avere sempre meno corridori al Tour, la corsa più importante del calendario mondiale” afferma Cassani.
Tour: solo sette italiani al via. Cassani, “cambiare qualcosa nel nostro movimento”
L’ex ct azzurro riflette sulla situazione del ciclismo in Italia
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Fonte: Getty