Non sono venuti alle mani ma poco ci è mancato. E’ stata un’assemblea di Lega dai toni decisamente animati quella di ieri con protagonisti i dirigenti di Fiorentina e Inter, Joe Barone e Beppe Marotta. Tra i due sono volati paroloni, offese, avvertimenti e parolacce. Il motivo della lite? I controlli sui versamenti fiscali. La Lega di Serie A doveva decidere se chiedere alla Federcalcio di spostare ancora in avanti i termini per i controlli, per evitare quindi penalizzazioni nei confronti di chi non avesse provveduto.
A quel punto ha preso la parola il direttore generale della Fiorentina, Barone, che si è immediatamente detto contrario a un nuovo spostamento del termine, chiedendo il rispetto delle regole e prendendosela con i club che “non versano il dovuto e poi spendono quei soldi nel calcio mercato alterando la competizione”.
Marotta risponde a brutto muso a Barone, volano gli stracci in Lega
C’è chi parla – come si legge su Repubblica – anche di un riferimento a una denuncia in procura sull’argomento (voce però non confermata),ma in ogni caso le parole di Barone hanno fatto infuriare l’ad dell’Inter, Marotta. Che ha risposto in modo decisamente aspro:
“E’ ora di finirla con questa storia secondo cui l’Inter non ha pagato lo scorso anno gli oneri fiscali. Abbiamo sempre pagato tutto e lo sapete”. Alla replica non poteva che far seguito il più tradizionale “vaffa”: a quel punto il clima s’è incendiato, gli animi surriscaldati e c’è voluto un po’ di tempo prima che si calmassero le acque.
Sui social i tifosi prendono posizione a favore di Barone
Fioccano le reazioni su twitter: “Molti club penalizzati in classifica. Il solito club, no. Sempre Impunito” o anche: “Gli dici la verità e s’arrabbia, hai capito il Marotta” oppure: “Sono pienamente d’accordo con i viola, se uno paga e rispetta le regole non può stare zitto verso chi fa il furbo, e si prende pure trofei e complimenti”
C’è chi osserva: “L’Inter non ha pagato gli stipendi come altri 15 club in serie A, perché in difficoltà per covid che non avevano introiti. Dunque erano da estromettere le 15 squadre e far un torneo con Milan, Fiorentina e gli altri 3 che non so chi erano?! Non hanno fatto la deroga apposta per Inter ma per 2/3 della serie A, che poi non ho capito quale sarebbe il problema”
Infine la chiosa: “Non ci sono truffe, ma bisogna decidere se è sport o impresa: se è sport si rispettano le regole dettate dagli enti sportivi (es.: pagare gli stipendi per tempo), se è impresa allora mi chiedo: perchè non torniamo ai tempi in cui ognuno fa quello che vuole e togliamo anche questa buffonata del fair play?“.