Gennaro Gattuso è tornato nell’occhio del ciclone.
L’atteggiamento rinunciatario del suo Milan nel derby – perso all’ultimo secondo anche per una grave incertezza di Gigio Donnarumma – non è andato giù a molti tifosi, memori della grinta che il calabrese metteva quando era in campo con la casacca rossonera. La posizione di Rino è tornata a traballare, una situazione con cui l’ex tecnico di Pisa e Ofi Creta tutto sommato convive da quando c’è stato il cambio di proprietà ma che sembrava essersi stabilizzata dopo alcuni risultati più che incoraggianti.
Da tempo si vocifera di Antonio Conte per la successione, ma il salentino è ancora legato al Chelsea da un robusto contratto e i londinesi non lo lasceranno andare facilmente: è ormai chiaro a tutti. Inoltre per l’ex Juventus si parla di Real Madrid ed è quindi evidente che il suo approdo in rossonero non sia così scontato, anche se il progetto lo alletta e non poco, perché vorrebbe vincere anche in Italia su una panchina diversa da quella dei bianconeri.
Nelle ultime ore è spuntato il nome di Roberto Donadoni, a spasso dopo avere chiuso la sua esperienza al Bologna, smanioso di tornare in pista e conoscitore dell’ambiente del ‘Diavolo’ come pochi: è stato uno dei protagonisti dell’epopea sacchiana, quella dei tre olandesi (Gullit, Van Basten e Rijkaard) e di italiani di livello eccelso, come il bergamasco, Franco Baresi e Carlo Ancelotti, giusto per ricordarne qualcuno.
I prossimi impegni dei rossoneri saranno importanti per il destino di Gattuso, a partire dalla sfida di Europa League con il Betis Siviglia. E pochi giorni dopo sarà la Sampdoria a fare visita al ‘Meazza’. I liguri giocano bene, possono fare male e sono sicuramente un cattivo cliente per tutti. Lo hanno già dimostrato anche quest’anno, battendo per esempio il Napoli al ‘Ferraris’.
SPORTAL.IT