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Vieri: "La mia BoboTV è giovane e migliorerà ancora"

Al Social Football Summit 2021 l'intervista di Fabrizio Romano a Bobo Vieri. Twitch e la nuova frontiera della comunicazione digitale: la Bobo TV come fenomeno mediatico.

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Vieri: "La mia BoboTV è giovane e migliorerà ancora"

Al Social Football Summit 2021 l’intervista di Fabrizio Romano a Bobo Vieri. Twitch e la nuova frontiera della comunicazione digitale: la Bobo TV come fenomeno mediatico.

Dopo il ritiro dal calcio giocato Christian Vieri ha fortificato sempre di più il suo lato imprenditoriale senza limitare i confini settoriali del business. Vieri non ha rinunciato nemmeno alla sua spiccata dote di intrattenitore, facendone anzi un punto forte prima sui social e poi sul suo canale Twitch dove ospita il format “Bobo TV”.

Di tutte queste sfaccettature ne ha parlato sul palco del Social Football Summit in un’intervista condotta dal giornalista Fabrizio Romano. Bobo Vieri, ha parlato così del suo rapporto con gli sport: “Io seguo tutti gli sport, preferisco a volte seguire quelli americani, piuttosto che il calcio. Questo mi ha dato una grande visione e il valore dell’entertainment. Seguo principalmente NFL, NBA e solo dopo il calcio. Sono malato di sport e questo mi ha dato una grande visione, anche grazie ai miei 5 anni a Miami in BeinSports”.

L’ex attaccante di Serie A ha creato una realtà consolidata sui canali social, e ha spiegato proprio com’è nata: “La Bobo TV nasce sul momento, non ci sono dei paletti. Nasce per caso, con spontaneità analizziamo le cose in maniera profonda e senza offendere nessuno. Fare la Bobotv è facile, perché mi diverto e ho 3 compagni che si divertono altrettanto. Andiamo in onda alle 9, fino alle 8.59 sono con le bambine. La Bobotv è libera, non voglio che sia monotona. L’importante è dire quello che si pensa senza offendere nessuno. Con Adani, Cassano e Ventola ho grande feeling perché siamo amici da tanti anni. Prima di essere miei ex compagni di squadra e adesso colleghi, i miei compagni di viaggio sono dei miei amici”.

Prima dell’esperienza della Bobo Tv, Vieri è volato nel continente americano dove ha maturato esperienze televisive: “La TV americana vuole che tu dica cose forti, altrimenti la gente si annoia. E così deve essere la Bobotv. Tutti gli ospiti sono solitamente amici o ex compagni e loro sono contenti di parlare ed aprirsi nel mio format. Se avessi avuto i social durante la mia carriera? Io non parlavo coi giornalisti, non avevo un buon rapporto con loro perché non dicevano la verità. Oggi i giocatori coi social si possono difendere”.

Poi spazio ad un tema attuale, gli eSports: “Con Corradi abbiamo investito negli eSports, ma non abbiamo imbastito una squadra, abbiamo creato un settore giovanile perché è importante crescere i ragazzi. Tutto il mondo guarda e giocano agli eSports. Le nuove generazioni non mi conoscono perché mi ha visto giocare, ma perché sono presente su Twitch”.

Uno sguardo al futuro. Bobo Vieri è da poco in possesso del patentino da allenatore, Fabrizio Romano è intervenuto poi chiedendogli se presto potremmo vederlo su una panchina: “Fare l’allenatore è difficile, quando vinci è merito dei giocatori e della dirigenza, quando perdi è colpa tua. I dirigenti di oggi capiscono sempre meno di calcio, gli allenatori vengono mandati via dopo 2-3 partite di campionato. Però il calcio è il mio mondo, ho chiamato Alex e siamo andati a fare il corso. Mancini era il mio idolo perché ero tifoso della Sampdoria. Poi abbiamo giocato insieme alla Lazio. Mancini era un fenomeno come giocatore e poi da allenatore ha fatto un lavoro incredibile, vincendo un Europeo giocando un gran calcio. Non ci sono giocatori o allenatori italiani che mi convincono per come lavorano sui social. La mia Bobotv è ancora giovane e migliorerà ancora. Volevo invitare qualche sportivo inglese ma i miei tre amici non parlano inglese”.

Infine, una domanda sul calciomercato: “Se fossi dirigente, quale calciatore compreresti al volo?”. “Pagherei anche 200 milioni per Haaland: non mi sembra vero quando lo vedo giocare. Nella storia del calcio a 21 anni non c’è mai stato nessuno così forte. Ma per me è fortissimo anche Vlahovic”, ha poi concluso.

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