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Volley Superlega, Milano e Monza aprono la "via lombarda": volano in semifinale, fuori Piacenza e Civitanova

Fattore campo ribaltato in entrambe le gare 5 dei quarti di finale: Milano domina a Piacenza, Monza la spunta in 4 set contro Civitanova

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

C’era una volta la via Emilia del volley, quella che andava per la maggiore. Da quest’anno però di tendenza c’è la via Lombarda. Con Monza e Milano che ribaltano ancora una volta il pronostico e si prendono un posto ciascuna nelle semifinali play-off, che per quanto visto nel corso delle serie contro Civitanova e Piacenza non fanno una grinza. Due eliminazioni eccellenti (le teste di serie numero 3 e 4) che testimonia quanto il livello di competitività in Superlega si sia elevato alla massima potenza. Ma che soprattutto rovina i piani di Blengini e Anastasi, ex CT della nazionale accomunati per una sera da due delusioni fortissime.

Milano da sogno: Ishikawa e Reggers senza freni

Milano il capolavoro l’aveva fatto probabilmente domenica scorsa, rimontando da 0-2 contro Piacenza e andando a prendersi di forza gara 5 quando ormai sentiva di avere un piede e mezzo (e anche oltre) nella fossa. Al PalaBanca ha semplicemente completato l’opera dominando anche psicologicamente una gara nella quale la Gas Sales s’è presentata quasi con l’animo rassegnato, partendo meglio in tutti e tre set ma finendo presto per scaricare le batterie e implodere nel momento in cui l’Allianz ha alzato il ritmo.

Indomabile Ishikawa, autore di 18 punti, ma è stato Reggers nei momenti chiave dei set a dare lo strappo per consegnare ai compagni dei comodi abbrivi (16 punti per l’opposto). Sontuosa anche la prova di Paolino Porro, che della scuola dei palleggiatori italiani sembra essere un degnissimo erede.

Milano ha trovato dividendi anche da Kaziyski e Loser e s’è presa con merito la semifinale contro Perugia, riedizione del quarto della passata edizione play-off che vide l’Allianz fare un clamoroso upset (Ishikawa e Loser sono promessi sposi della Sir nella prossima stagione: che accoglienza riceveranno al PalaBarton?).

Piacenza, la grande incompiuta: si salva solo papà Romanò

Detto di Milano, la notizia di serata è anche la definitiva resa di Piacenza. O forse sarebbe meglio parlare di crollo: la Gas Sales è rimasta con la testa a gara 4 e da lì non si è mossa, sebbene qualche lampo nella prima parte di tutti e tre i set l’abbiamo mostrato.

Solo Yuri Romanò, fresco papà (stamattina alle 7,57 è nata Bianca, ma la notte l’ha fatta tutta in bianco…), ha tenuto alto l’onore (14 punti): per il resto nessuno ha giocato sui propri livelli, con Simon impalpabile a muro e la banda composta da Leal e Lucarelli discontinua come non mai.

Anastasi chiude la sua prima annata piacentina con zero titoli, due eliminazioni ai quarti (Champions e Superlega), una in semifinale (Coppa Italia) e tanti, troppi dubbi. E un organico in via di disfacimento, con brasiliani e cubani al passo d’addio. Enorme delusione.

Monza elimina Civitanova: per la Lube si chiude un’epoca

L’altra grande sorpresa l’ha fatta Monza, che forse sorpresa ormai più non lo è. Vincendo a Civitanova ha ripreso per i capelli una serie che sembrava essere diventata maledetta dopo essersi ritrovata avanti 2-0 e aver subito la rimonta della Lube. Che nella serata più importante ha ancora una volta pagato dazio alla stanchezza e a un po’ di quella scarsa lucidità con la quale spesso e volentieri ha fatto i conti.

Squadra spenta, quella di Blengini, caduta sotto i colpi di Maar, Takahashi e di un Cachopa sempre più a suo agio nei dettami tattici di coach Eccheli. Che adesso proverà a sgretolare qualche certezza all’Itas Trentino, che l’attende in semifinale in una serie (sulla carta) segnata, ma dove nulla potrà e dovrà essere dato per scontato.

A Civitanova è invece calato il sipario su un ciclo che già lo scorso anno aveva subito un rallentamento, ma che quest’anno ha concluso il suo percorso: saluterà Blengini (allenerà la Bulgaria), saluterà probabilmente Zaytsev, saluterà anche Lagumidzija, stasera neppure titolare. Non sono bastati 19 punti di Nikolov e 18 di Yant per riscrivere la storia: quella l’ha fatta il Vero Volley, che adesso non vuole porsi più limiti. E che domenica trascorrerà la Pasqua a Trento, dove si giocherà gara 1 alle 18, mentre a Perugia tutti in campo con Milano alle 19.

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