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Vuelta 2023 tappa 10: crono a Top Ganna, è la rivincita più dolce su Evenepoel

L'italiano si prende la rivincita più dolce su Remco, che meno di un mese fa a Stirling l’aveva battuto nella crono mondiale: 12 secondi di vantaggio allora per il belga, 16 oggi per il verbanese

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

E alla fine arriva Pippo Ganna. Il toccasana che salva ancora una volta la faccia dell’Italia del pedale, che in terra di Spagna sin qui non aveva raccolto molto più di due secondi posti (uno a testa Ganna e Sobrero) e che a Valladolid torna finalmente a vincere una tappa alla Vuelta, dove un italiano sul podio più alto di giornata mancava da due anni e 42 tappe esatte (vinse Caruso nella nona frazione dell’dizione 2021, sull’Alto de Velefique).

Ganna si prende così la rivincita più dolce su Remco Evenepoel, che meno di un mese fa a Stirling l’aveva battuto nella crono mondiale: 12 secondi allora di vantaggio per il belga, 16 stavolta per il verbanese, che imposta una condotta di gara attenta e parsimoniosa guadagnando nella prima parte e poi tenendo nella seconda, dove Evenepoel fa segnare il miglior crono con due secondi (ma ne aveva 18 da recuperare all’intermedio).

Primoz Roglic limita i danni

A limitare i danni tra gli uomini di classifica ci pensa al solito Primoz Roglic, che paga 20 secondi tondi da Remco, un fardello tutto sommato accettabile pensando a quelle che potevano essere le attese dalla vigilia e soprattutto tenuto conto del fatto che da qui a Madrid non ci saranno più corse contro il tempo, ma solo rampe, salite e tappe mosse.

In casa Jumbo Visma fa semmai notizia il minuto secco preso da Vingegaard, che dunque conferma una volta di più la probabile tendenza del team giallonero di voler spostare le fiche su Roglic, nonostante Sepp Kuss sia ancora in maglia rossa, bravo a sua volta a limitare i danni su un terreno a lui poco congeniale (perde 1’13”da Evenepoel e 53” dal “suo” capitano designato).

Mas perde terreno, si difende Almeida

Tra gli uomini di classifica chi perde maggiormente terreno è Mas, che paga un minuto e mezzo da Remco. Si difendono sia Almeida che Ayuso, tenendo intatte le chance degli uomini UAE Team Emirates. Per l’Italia, detto di Ganna, da segnalare il buon sesto posto di Mattia Cattaneo, a poco più di un minuto dal vincitore. Domani si torna a salire con arrivo a La Laguna Negra, con i big chiamati subito a riscaldare le gambe per non perdere secondi preziosi.

Le pagelle della 10ma tappa: i top

  • FILIPPO GANNA 10. Aveva una cartuccia da sparare, e l’ha sparata al meglio. Solido, come nei giorni migliori, Pippo dimostra che la condizione c’è e risponde per le rime a due fuoriclasse come Remco e Roglic, che in qualche modo a questa cronometro avevano tanto da chiedere. Si sapeva che il percorso avrebbe potuto esaltarne le qualità, e Top Ganna non se l’è fatto ripetere due volte. A cronometro, in condizioni “normali”, il più forte rimane lui. Giro, Vuelta, resta solo il Tour per fare tris.
  • PRIMOZ ROGLIC 8,5. Chi pensava che avrebbe preso una bella incornata da Evenepoel s’è dovuto ricredere. Primoz è andato via del suo passo, ma l’ha fatto con grande continuità e questa crono gli è servita soprattutto per ribadire che il capitano dei Jumbo Visma batte bandiera slovena, sempre che Kuss non s’inventi le tre settimane della vita. E se voleva mettere pressione su Remco, beh, il piano è riuscito alla perfezione.
  • REMCO EVENEPOEL 7,5. Aveva diversi obiettivi in testa: ad esempio, a una vittoria di tappa avrebbe probabilmente preferito guadagnare terreno sui rivali più accreditati. Tutto sommato Roglic lo ha costretto a rivedere un po’ i suoi piani: 20 secondi su un percorso di mezzora non sono molti, e la sensazione è che adesso l’inerzia potrebbe tornare a pendere del tutto dalla parte dello sloveno. Remco non potrà più giocare in difesa: questa non è una bella notizia.
  • MARC SOLER 7. Tutti parlano di Almeida e Ayuso, ma intanto è lui l’uomo UAE più in alto in classifica. E la crono conferma pressappoco le sensazioni dei giorni scorsi: Soler è molto più di un semplice gregario, tempi alla mano è al passo con i migliori e questo gli consente ancora di continuare a sognare. Se non una maglia rossa a Madrid, comunque un piazzamento in top ten (o anche meglio).

Le pagelle della 10ma tappa: i flop

  • ENRIC MAS 5. Le crono non sono il suo pane quotidiano, ma un minuto e mezzo da Evenepoel e in generale un minuto o poco meno da tutti gli altri rivali lo costringeranno ora a dover cercare di ribaltare un po’ le cose. Doveva difendersi, è vero, ma l’ha fatto faticando più del previsto.
  • JONAS VINGEGAARD 4,5. La condizione non può essere al top, e ci mancherebbe: lui è andato al Tour per vincere e alla Vuelta (ufficiosamente) per vedere cosa sarebbe uscito fuori strada facendo. La prova della crono è allarmante: se in salita sin qui ha campato di rendita, qui avrebbe dovuto guadagnare almeno sugli scalatori. Invece è finito dietro anche a loro, e questa è una notizia non così convenzionale. Ora gli toccherà fare il gregario per davvero, ma con quale spirito?

La classifica generale dopo la decima tappa

  1. Sepp Kuss(Jumbo Visma) 35h52′38”.
  2. Marc Soler(UAE Team Emirates) +26”.
  3. Remco Evenepoel (Soudal Quick Step) +1’09”.
  4. Primoz Roglic (Jumbo Visma) +1’36”.
  5. Lenny Martinez (Groupama FDJ) +2’02”.
  6. Joao Almeida (UAE Team Emirates) +2’16”.
  7. Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) +2’22”.
  8. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) +2’25”.
  9. Enric Mas (Movistar) +2’50”.
  10. Aleksandr Vlasov (Bora Hansgrohe) +3’14”.

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