Nonostante la sua esperienza in maglia rossa non si sia conclusa come pensava, Rein Taaramaë è contento delle emozioni provate nei due giorni da leader della Vuelta Espana.
L’estone, issatosi in testa alla generale due giorni fa, ha perso il simbolo del primato nella quinta tappa per una caduta nel finale, incidente questo che lo ha portato ad accumulare sul traguardo un ritardo decisivo per difendere la sua posizione in classifica dall’assalto di Kenny Elissonde.
“Non sono deluso ma dispiaciuto: ho comunque una vittoria di tappa in tasca e ho potuto godermi due giorni con la maglia rossa. Quindi non c’è motivo di essere frustrati, soprattutto perché non siamo stati noi a provocare la caduta” ha detto dopo la tappa Taaramaë.
“Stavamo bene, purtroppo c’è stata una caduta proprio davanti a noi. Sono contento per Kenny Elissonde, ora toccherà a lui lavorare prima che gli subentri Roglic. Il gruppo non era obbligato ad aspettarci, questo è il ciclismo. La regola dei tre chilometri è giusta, difficilmente ci si può aspettare una caduta a undici chilometri dal traguardo come è accaduto a noi” ha spiegato con lucidità l’alfiere dell’Intermarché-Wanty Gobert che ora andrà a caccia di nuovi successi parziali nelle prossime frazioni.